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Italexit Chieti – Andrea Di Ciano segnala rifiuti accumulati in pieno centro storico, a Porta Pescara: “Sono tracce di una ‘movida’ di cui l’amministrazione comunale deve prendere coscienza, altrimenti l’immondizia deturperà senza rimedio quei luoghi dell’antica teatinità”

Il coordinatore provinciale di Italexit Andrea Di Ciano commenta le segnalazioni ricevute da alcuni residenti di Porta Pescara, che lamentano cumuli di rifiuti risalenti a serate trascorse tra ampie libagioni. E fa presente all’Amministrazione il caso di un rione che tra spopolamento, abbandono di vecchie proprietà immobiliari e locali serali e notturni che hanno preso il posto dei tradizionali negozi, richiede ormai un’attenzione speciale per scongiurare un degrado irrimediabile. Di Ciano ha rilasciato stamane la seguente dichiarazione:

    «Dobbiamo purtroppo segnalare rifiuti abbandonati in modo incivile – attacca Di Ciano non solo nelle periferie ma anche nel cuore della città. E’ l’eterno problema, che ormai regolarmente i residenti riportano alla ribalta, definendolo (e a ragione) “vergognoso”. In questi giorni mi sono giunte diverse segnalazioni; in particolare, ci troviamo esattamente nel cuore del centro storico, Porta Pescara. Qui, come riferito più volte da molti, ci sono quasi sempre rifiuti ammassati in qualche angolo e disseminati lungo i vicoli. in questi giorni, in particolare, c’è chi ha portato l’attenzione su un cumulo di bottiglie di birra che sarebbero presenti da tempo. I cittadini chiedono al Comune di provvedere subito, ristabilire il decoro.

    «Il piccolo rione che si estende da via Arniense alle antiche mura della città – osserva l’esponente teatino di Italexit ha visto negli ultimi anni un ricambio sociale accompagnato a un lento spopolamento, con diverse proprietà immobiliari in stato di abbandono. La zona si è trasformata in punto di riunione della cosiddetta “movida”; in realtà una fruizione a orario limitato, preferibilmente notturno, che ha snaturato l’identità di quei luoghi una volta pulsanti di vita e tradizioni teatine. L’Amministrazione deve prendere atto di questa vera e propria emergenza e tarare di conseguenza la sua azione. Così non è possibile andare avanti, pena l’accumulo incontrollato di rifiuti.

    «I chietini chiedono meno selfie e più decoro. In altre parole – conclude Di Ciano quella desueta “serietà” che svanisce nei ricordi e di questo passo sarà reperibile, come un reperto archeologico, soltanto nei libri di storia cittadina».

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