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Nel pomeriggio di ieri, 5 settembre 2023, il personale della Questura di Pescara ha tratto in arresto 2 uomini, di 33 e 25 anni, che avevano appena consumato una truffa ai danni di una coppia di coniugi di 89 e 92 anni, dai quali si erano fatti consegnare denaro e preziosi per un ammontare complessivo di circa 5.000 euro, oltre alle loro carte bancomat con annessi i relativi codici pin.

Più precisamente, gli uomini della Squadra Mobile avevano organizzato dei mirati servizi a seguito di alcune segnalazioni di tentativi di truffe telefoniche che nella mattinata avevano interessato la zona nord della città. Pertanto, sulla base dell’esperienza maturata in materia e della conoscenza del modus operandi degli autori di questa tipologia di reati, gli investigatori hanno ritenuto che i malfattori fossero ancora in zona in cerca di vittime; di conseguenza sono stati predisposti controlli serrati che hanno riguardato anche il comune di Montesilvano.

Proprio in questa località, dopo qualche ora, veniva individuata la vettura a bordo della quale sono stati trovati i due uomini, venuti appositamente in trasferta da fuori regione, in possesso dei preziosi appena ricevuti dalla coppia tratta in inganno. Le vittime, infatti, avevano ricevuto poco prima una telefonata in cui un individuo, che si spacciava per il loro nipote, implorava i nonni di consegnare 5.000 euro alla persona che di lì a poco si sarebbe presentata presso la loro porta, così da evitare che la madre (ovvero la loro figlia) venisse arrestata dai Carabinieri. Quando le vittime avevano chiesto di poter parlare con la donna, il sedicente nipote, sempre più agitato, riferiva che ciò non era possibile in quanto la madre era trattenuta dai militari.

I numerosi particolari forniti dall’interlocutore telefonico inducevano la coppia di coniugi a credere alle parole del sedicente nipote, creando in loro un forte spavento e convincendoli a riporre in un sacchetto i contanti e tutti gli oggetti di valore che avevano in casa. Gli anziani, dunque, seguivano le istruzioni ricevute al telefono e consegnavano il sacchetto all’uomo che si presentava presso la loro abitazione.

Tuttavia, poco dopo, venivano contatti nuovamente, sempre sul telefono di casa, dalla stessa persona che chiedeva loro di consegnare anche le carte bancomat, perché il contenuto del sacchetto non era sufficiente ad evitare l’arresto della loro figlia. Nell’occasione, l’89enne aveva un malore per lo stato di agitazione provocatogli dalla vicenda, mentre la moglie si precipitava alla porta per consegnare anche i bancomat, con i relativi codici pin, all’uomo che nuovamente si era recato lì per poi allontanarsi frettolosamente.

Gli uomini della mobile riuscivano a sorprendere quest’ultimo ed il suo complice, rimasto in auto, pochi attimi dopo, mentre i due si stavano allontanando dall’abitazione delle vittime, che nel frattempo non avevano ancora realizzato di essere state raggirate ed erano ancora preoccupate per l’incolumità della loro figlia. I due uomini, alla vista delle pattuglie, tentavano una breve fuga, ma venivano prontamente bloccati dal personale operante che rinveniva la merce provento del delitto, potendola così restituire alla coppia truffata.

Si coglie l’occasione per ribadire che in nessun caso le Forze dell’Ordine richiedono denaro o oggetti di valore ai cittadini ed, in caso di telefonate sospette, non bisogna esitare a contattare i numeri di emergenza 113 e 112.

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