CONDIVIDI

“L’emergenza idrica, purtroppo, continua a rimanere una criticità assoluta per l’Abruzzo. Ci sono ancora tanti territori, soprattutto nella provincia di Chieti, che nel momento più caldo dell’anno si ritrovano ogni giorno i rubinetti a secco per molte ore, causando disagi straordinari all’utenza. A poco servono le rassicurazioni delle società di gestione del sistema idrico davanti alla carenza di acqua. E continuare a negare l’evidenza non risolverà il problema”.

Lo afferma il Consigliere regionale Sara Marcozzi, già promotrice e Presidente della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica in Abruzzo. “Si segnalano perfino avvisi tardivi alla cittadinanza sulle interruzioni idriche, tali da non consentire agli enti territoriali di potersi organizzare di conseguenza. Un danno pagato non solo in termini di disagio per i cittadini, ma anche di pessimo ritorno d’immagine soprattutto in quelle località che si riempiono di turisti nella stagione estiva”. “Finché non si affronterà in maniera sistemica tutto ciò che riguarda l’acqua in Abruzzo, dovremo sempre rincorrere (in ritardo) i problemi. A seguito del lavoro che ho portato avanti nell’ultimo anno, il Consiglio regionale si è occupato di sistema idrico come mai prima d’ora. E quest’estate ci sta ricordando che non si può più rimandare un intervento chiaro per centralizzare la gestione della risorsa, cercando soluzioni a problemi che ci trasciniamo da decenni attraverso una nuova Commissione permanente che si dedichi esclusivamente a sistema idrico e resilienza ai cambiamenti climatici, vista anche l’alternanza ciclica tra siccità e alluvioni”, conclude.

CONDIVIDI