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Proseguono, come da cronoprogramma, nel cantiere di via Tavo, a Pescara, i lavori di demolizione del complesso conosciuto come “Ferro di cavallo”, di proprietà dell’ATER di Pescara. Questa mattina, nel corso di un sopralluogo al quale è stata invitata la stampa, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha fatto il punto della situazione.

“E’ finalmente realtà l’abbattimento di quel santuario inviolabile della criminalità dedita allo spaccio di stupefacenti e dell’occupazione abusiva che era diventato il Ferro di cavallo – ha dichiarato Marsilio –. Una parte importante dell’edificio è già andato giù ed i lavori proseguiranno speditamente nelle prossime settimane.  Si sta radendo al suolo una vergogna che aveva fatto di questo quartiere un simbolo di degrado sociale e di malaffare. Il nostro obiettivo – ha spiegato il Presidente – è di restituire vivibilità alle case popolari e dignità alla persone che vi abitano tutelando il loro diritto alla sicurezza.  Va ribadito che noi abbiamo avuto il coraggio di sbattere fuori da questi alloggi criminali e persone che vi abitavano senza averne diritto. Non abbiamo la presunzione di estirpare la piaga della delinquenza da questa città – ha aggiunto Marsilio – ma abbiamo dimostrato di non aver paura di affrontare di petto situazioni che sembravano inattaccabili. Prima di noi, le amministrazioni che si sono succedute venivano qui a fare compromessi, se non addirittura patti, con i delinquenti che facevano i caporioni di questa zona. Oggi, invece, – ha proseguito – c’è un’amministrazione regionale che, insieme all’ATER, ha presentato un progetto coraggioso che siamo riusciti a portato avanti fino in fondo e questi sono i risultati”.

L’importo complessivo dei lavori di demolizione, finanziati nel 2017 con risorse CIPE, ammonta ad 1 milione 214 mila euro.

Il cronoprogramma indica per il prossimo mese di agosto la conclusione dell’intervento di demolizione. Risorse pari ad oltre 6 milioni di euro, sempre derivanti dalla delibera CIPE del 2017, aggiornata nel 2019, sono a disposizione, invece, per la costruzione di due nuovi edifici che ospiteranno complessivamente 56 alloggi di edilizia residenziale pubblica. All’odierrno sopralluogo hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, ed il sindaco di Pescara, Carlo Masci.

“Il Ferro di Cavallo, il mostro urbanistico del rione Villa del Fuoco, sta venendo giù pezzo dopo pezzo. Oggi la benna ha inferto i colpi mortali all’edificio che per anni ha rappresentato il fortino della criminalità. Il cantiere affidato all’impresa Gentile Ambiente che si è aggiudicata l’appalto dell’Ater da 1milione 214mila 41 euro di fondi Cipe, veicolati attraverso la Regione Abruzzo, è partito lo scorso maggio, e paradossalmente siamo in anticipo rispetto ai 120 giorni di cantiere stabiliti nel contratto. L’operazione è destinata a restare nella storia: abbiamo salvaguardato le 78 famiglie perbene che abitavano nella struttura e alle quali abbiamo riassegnato alloggi risanati, e abbiamo dato un esempio straordinario di operatività e di rispetto delle regole. Frutto della grande collaborazione tra Regione, Comune e Ater che oggi remano nella stessa direzione”. Lo hanno detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri el’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco nel corso della conferenza stampa odierna convocata per assistere alla demolizione materiale del Ferro di Cavallo. Presenti le massime autorità con il Governatore Marco Marsilio, il sindaco di Pescara Carlo Masci, il Presidente dell’Ater Mario Lattanzio, stazione appaltante, il Direttore Gianni D’Addazio, l’onorevole Guerino Testa, i consiglieri regionali Luca De Renzis e Vincenzo D’Incecco, l’assessore comunale Alfredo Cremonese, i consiglieri comunali Alessio Di Pasquale, Ivo Petrelli, Sabatino Andreelli, e Zaira Zamparelli, il Direttore dei lavori Marco Pasqualini, il Direttore della sicurezza Domenico Cifani.

“La demolizione che parte oggi – ha ricordato il Presidente Sospiri – è l’atto finale di un’attività lunga e difficile che ci ha visti impegnati per mesi, un’attività di progettazione, di studio del quartiere al fine di individuare la soluzione migliore che garantisse non solo la riqualificazione edilizia, urbanistica e sociale, ma soprattutto la vivibilità. Soprattutto portiamo a compimento un’operazione iniziata 25 anni fa quando l’assessore Lucio Candeloro per primo ebbe la lungimiranza di progettare tale intervento, convinto, e aveva ragione, che per risanare una periferia nata male non basta spalmare soldi per ristrutturare le case, ma occorre il coraggio di abbattere, di aprire spazi, di rendere permeabile il quartiere, e di ricostruire bene. E infatti in quello che oggi è lo spazio centrale del Ferro di Cavallo realizzeremo una straordinaria piazza di aggregazione che, con il benestare del Consiglio comunale, dedicheremo e intitoleremo proprio a Lucio Candeloro. Oggi abbiamo assistito ai colpi di benna che hanno cominciato l’abbattimento del Ferro di Cavallo – hanno ribadito il Presidente Sospiri e l’assessore Del Trecco –, in via Tavo 15, e non possiamo nascondere l’emozione e la soddisfazione dell’aver visto il primo traguardo di anni di battaglie. Nei mesi scorsi l’Ater ha portato avanti un impegno enorme ristrutturando ben 100 appartamenti dislocati su tutta la città, e 78 di quelle case sono state riassegnate alle famiglie perbene del Ferro di Cavallo che ne avevano diritto, altre 30 famiglie che pure vivevano nel complesso senza diritto, e che usavano gli appartamenti anche per loschi traffici, tenendo in ostaggio tutti gli altri cittadini, sono state sfrattate, mandate via, e di fatto togliendo il ‘branco’ quelle stesse famiglie sono state indebolite. Al posto del Ferro di Cavallo, a destra e sinistra, verranno realizzati due nuovi edifici di minori dimensioni, per 56 appartamenti in tutto e al centro la piazza e i servizi, e ovviamente il nostro impegno istituzionale sarà quello di rendere attraente l’area innanzitutto portandoci servizi utili al cittadino, a partire dalla nuova sede dell’Ater che potrà così vendere l’immobile di via Genova e reinvestire quei fondi sulle proprie case. E poi immaginiamo alloggi per i Carabinieri che a due passi hanno anche una Caserma, o un Presidio fisso della Polizia municipale. Marteedì scorso è stato approvato il progetto definitivo dei 56 alloggi, per l’inizio di settembre partirà la gara per la ricostruzione e i lavori potrebbero cominciare prima della fine del 2023. Complessivamente il progetto per le nuove realizzazioni richiederà un investimento pari a circa 5-6 milioni di euro. Di fatto se pensiamo oltre alla demolizione del Ferro di Cavallo, anche all’abbattimento dei palazzi pericolanti di via Lago di Borgiano e al completamento della strada pendolo, finalmente sta tornando la bellezza anche sulla parte ovest della città, per la quale stiamo lavorando anche per la definizione del caso dei Palazzi Clerico”.

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