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“Prendiamo atto con soddisfazione della decisione dell’amministrazione comunale di Chieti che sulla delibera riguardante il futuro di Teate servizi ha avuto un provvidenziale ripensamento. Apprezziamo inoltre che si voglia andare avanti in modo responsabile su questa vicenda, seguendo un nuovo percorso evitando il fallimento della società che avrebbe comportato un danno per le 40 famiglie coinvolte e una iattura per l’intera Città con danni incalcolabili. Fermo restando che non basta ritirare una delibera ma sarebbe opportuno che chi ha firmato l’atto portandolo in Commissione e chi l’ha forzatamente inserito all’ordine del giorno del Consiglio comunale arroccandosi su posizioni arroganti chiedano doverosamente scusa alla Città e se, ne avessero il coraggio, valutassero l’opportunità di dimettersi. Se non fosse stato per la presa di posizione di denuncia forte intrapresa da Forza Italia l’amministrazione comunale sarebbe andata avanti con l’approvazione di un documento qualificabile come “carta straccia” che offende magistrati, professionisti, come il commissario liquidatore dott. Luca Di Iorio e il commissario giudiziale Cervi oltre che tutti i cittadini. La nostra rimane una opposizione dura e intransigente ma che mira all’ interesse della Città, per cui restiamo disponibili al dialogo purché basato sulla conoscenza dei documenti e soprattutto degli obiettivi che si vogliono perseguire. E su questo punto registriamo una totale mancanza da parte della maggioranza che governa Chieti. Ora non ci resta che attendere di leggere gli atti sostitutivi della “scellerata” delibera ritirata”. Così Mauro Febbo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e i consiglieri comunali Stefano Maurizio Costa e Damiano Zappone.

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