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Adesso chiamatelo “Mister Scudetto”. Per il terzo anno di fila, Giampaolo Ricci da Chieti si è cucito al petto il prezioso triangolino tricolore del basket, stabilendo un vero e proprio record anche perchè il tris lo ha centrato vestendo due casacche diverse. Dove gioca lui, insomma, si diventa campioni d’Italia. La prima volta si è issato sul tetto della pallacanestro italiana da capitano della Virtus Bologna, battendo in finale proprio quella squadra alla quale si è poi legato e che ha aiutato a conquistare uno storico “back-to-back”, il primo dopo 40 anni, che ha portato l’Olimpia Milano a prendersi la terza stella. E sugli ultimi 2 Scudetti dei 30 conquistati dalle “Scarpette Rosse” c’è in calce la firma di Giampaolo, Pippo per gli amici, che anche in gara-7 è stato decisivo con 2 triple da urlo nel 67-55 che ha scritto due pagine di storia, una personale ed una di squadra perchè per i meneghini si tratta del trofeo numero 51 in bacheca, il tredicesimo dell’era Armani. Come nel suo costume, Ricci ha festeggiato in modo assai sobrio sui social il grande traguardo e su Instagram ha ricevuto il complimenti di molti sportivi, da Esteban Cambiasso, perno dell’Inter del Triplete, a Simone Barlaam, olimpionico del nuoto, e Anna Danesi, pallavolista. Telefono muto ieri per lui, che si è gustato in tranquillità un ennesimo trionfo che fa da prologo alla nuova avventura in Nazionale (il 25 agosto scatteranno i Mondiali e a breve, con il pescarese Simone Fontecchio, partirà in ritiro agli ordini del c.t. Pozzecco) e ai nuovi obiettivi da centrare in maglia Milano, a partire dalla Supercoppa che si giocherà a fine settembre (con primo ostacolo in semifinale le solite “V Nere”). Ma questo 2023 per Pippo è indimenticabile anche fuori dal campo. Ha continuato con forza e impegno il progetto solidale di costruire una scuola secondaria in una zona disagiata della Tanzania, a Kisaki nella regione di Singida, e si è laureato in Matematica con una tesi sul “Piano proiettivo reale e la superficie romana di Steiner”, con tutta la famiglia presente: papà Francesco, ex sindaco di Chieti, mamma Marisa e i fratelli, insieme agli amici più cari. Ma nello Scudetto dell’Olimpia c’è anche un altro po’ di Abruzzo. Si tratta di Samuele Miccoli, teatino classe 2006 che ha esordito in prima squadra l’anno scorso e che in questa stagione per la prima volta è andato a punti nella massima serie, e del teramano Giustino Danesi, l’uomo dei muscoli che in carriera vanta 8 Scudetti, 5 in biancorosso e 3 conquistati con la Mens Sana Siena.

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