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Il Consiglio Comunale di Spoltore ha approvato all’unanimità una mozione a sostegno delle donne iraniane, a seguito della protesta esplose dopo l’uccisione della 22enne Mahsa Amini, avvenuta secondo le ricostruzioni perchè non rispettava il severo codice di abbigliamento della Repubblica islamica, e che ha portato 204 deputati italiani appartenenti a diverse forze politiche a richiedere ufficialmente di adottare una nuova politica nei confronti dell’Iran.

Le donne iraniane, al grido di “Donna, Vita, Libertà”, stanno coraggiosamente pagando con la vita non solo la possibilità di scegliere di indossare il velo, ma l’affermazione stessa della loro libertà e dei loro diritti: allo studio, al risarcimento in caso di ferimento e morte violenta, all’eredità e al divorzio, ribellandosi a un sistema dittatoriale e fortemente maschilista, tutelato da leggi che considerano le donne inferiori agli uomini (comma 220 del codice penale: il padre e il nonno che uccidono una figlia non vengono sottoposti alla legge del taglione; comma 1114 del codice civile: la donna deve vivere dove vuole il marito, due esempi).

Il regime iraniano, condannato per ben 66 volte a causa della violazione dei diritti umani da ONU, Amnesty International, Unione Europea e numerose altre organizzazioni, prevede anche l’interruzione della connessione a Internet, e quindi di tutti gli strumenti che possano testimoniare gli abusi subiti dalla popolazione.

L’iniziativa patrocinata dall’Assessorato alle Pari Opportunità e organizzata dalle donne iraniani residenti in Italia, con la collaborazione dell’associazione Deposito Dei Segni, chiede di mettere in campo qualsiasi azione che possa aiutare le loro sorelle e amiche rimaste in Iran, a partire dalla necessità di tenere alta l’attenzione su questa protesta attraverso un’informazione reale, e atti di solidarietà diffusi che possano indurre il regime a fermare la repressione.

Il Consiglio Comunale di Spoltore, con l’appoggio dell’Associazione delle Donne Democratiche in Iran che ha come referente in Abruzzo la spoltorese Shahed Sholeh, sostiene il programma in 10 punti in Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana per il periodo di transizione che rappresenta l’Iran del futuro. 

I punti in questione prefigurano libere elezioni, libertà di pensiero, di parola e di riunione, abolizione della pena di morte, uguaglianza di genere, separazione della religione dallo Stato, autonomia delle diverse nazionalità presenti nel Paese e abbandono del nucleare: gli stessi valori che vengono difesi nei Paesi democratici.

La mozione presentata dal consigliere Alberto Bartoli, con il sostegno del gruppo consiliare del PD, è stata accolta con parere unanime di tutto il Consiglio Comunale, a testimonianza di quanto questo impegno prevarichi sulle ideologie e le dinamiche di partito.

“Abbiamo sempre sposato coralmente questa battaglia” commenta il sindaco Chiara Trulli, “Perchè il popolo iraniano merita la libertà, la non discriminazione, la conquista di tutele civili e l’uscita da una dittatura nella quale è arroventato. In questo contesto di totale privazione della libertà individuale non possiamo che esprimere la nostra piena solidarietà e l’auspicio che le cose possano cambiare al più presto”.

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