“Alba & Tramonto” per una festa che attraverserà il cuore della città. Sabato prossimo, 24 giugno, la Fondazione Genti d’Abruzzo e l’associazione Astra-Amici del Museo delle Genti d’Abruzzo, con il patrocinio dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, festeggeranno la ricorrenza di San Giovanni Battista con un evento che combina cultura, ritualità e tradizioni in una data considerata ricca di significati magici.
Si inizia, ovviamente, con le prime luci del giorno, alle 5,15 del mattino, nello spazio di spiaggia della Nave di Cascella: il sorgere del sole sarà accompagnato dalle note del Maestro Mario Canci, direttore di Abruzzo EtnOrchestra, Inoltre, dalle ore 19, si svolgerà uno splendido spettacolo di danza popolare della Compagnia della Pescara – I colori del territorio di Spoltore. I figuranti, accompagnati dalla musica dell’organetto, si muoveranno dal monumento della Nave verso piazza della Rinascita per eseguire il Laccio d’Amore, tra i tanti balli tradizionali senza dubbio il più ricco dal punto di vista scenografico, simbolico e antropologico. L’abilità dei danzatori consiste nell’intrecciare attorno a un palo centrale una serie di lunghi nastri multicolori fissati al suo apice per poi scioglierli successivamente e trarne auspici beneauguranti. La serata proseguirà con balli e canti che coinvolgeranno anche il pubblico.
Infine verrà rinnovato il rituale del comparatico recitando a coppie, la promessa di amicizia fraterna e scambiandosi il ramajette, consistente in un mazzolino con fiori ed erbe spontanee raccolti il giorno precedente, simbolo del legame affettuoso. Veicolo del rituale, versato sulle mani agganciate dei contraenti, è l’acqua di San Giovanni, realizzata con foglie e petali profumati lasciati in infusione una notte intera ed esposti alla luce di questa aurora speciale, consacrata a San Giovanni.
“Il solstizio d’estate costituisce il culmine dell’ascensione solare: è il giorno più lungo dell’anno e la ritualità tradizionale legata a questo periodo è universalmente caratterizzata da elementi magico-simbolici di matrice propiziatoria, rinnovatori e purificatori come l’acqua ed il fuoco – sottolinea la presidente di Astra, l’antropologa Adriana Gandolfi – da anni riproponiamo questa tradizione rituale per riannodare il rapporto con le nostre radici culturali, con l’essenza del territorio”.
“Proprio per rafforzare il rapporto con il territorio abbiamo scelto di portare il rito di San Giovanni nel cuore della città – afferma la direttrice della Fondazione Genti d’Abruzzo Letizia Lizza – il “Laccio d’amore è una manifestazione molto suggestiva, con un forte richiamo alla tradizione e di grande impatto visivo. In più socializzare il rito dello scambio del ramajette significa richiamare tutti noi a un senso dell’amicizia e della solidarietà che ci faccia tornare ad essere, davvero, comunità”.