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“Il Sindaco sapeva delle indagini da più di un anno e, in nome di un assoluto garantismo, ha dichiarato di aver deciso deliberatamente di non fare nulla, voltandosi dall’altra parte. Se non fosse arrivata la Procura a salvare la dignità etica e morale del nostro Comune, né Masci né nessuno della Giunta avrebbe pensato di alzare un dito, consentendo agli attuali indagati di continuare a gestire i 100 milioni di fondi pubblici PNRR. Un Sindaco incapace e dormiente, usa oggi il tema del “garantismo” per cercare di coprire maldestramente la propria incapacità a vigilare, a mettere in atto le giuste misure di controllo, a verificare la correttezza delle procedure, ad assicurarsi della condotta del suo uomo di fiducia. Uomo sul quale da tempo giravano voci e indiscrezioni che il Sindaco non può negare. E derubricare quelle segnalazioni a semplice “gossip” ha contribuito a scaraventare la città di Pescara nel malaffare”.

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