Sono 44.269 i modelli 730 presentati tramite i Centri autorizzati di assistenza fiscale di Uil Abruzzo nel 2022. Numeri importanti che rispecchiano perfettamente la media nazionale. Lo scorso anno infatti, su circa 22.644.684 modelli 730 presentati in Italia, 18.355.664 sono passati per i Caaf e i professionisti. Di questi numeri i Caaf della Uil ne hanno predisposti complessivamente 1.022.534.
Annarita Di Domenicantonio, presidente del Consiglio di amministrazione del Caaf Uil Abruzzo spiega perché è bene rivolgersi agli sportelli autorizzati: “I Caaf predispongono il modello 730 sulla base della documentazione esibita dal cittadino relativa ai redditi posseduti e alle spese sostenute nel 2022 che danno diritto a benefici fiscali. Previa autorizzazione scritta del contribuente possono accedere ai dati della precompilata e confrontarli con quelli già inseriti nella dichiarazione predisposta al fine di garantire una maggiore tutela. Compilare il 730 non è solo riportare numeri ed effettuare calcoli: dal colloquio con l’operatore del Caaf solitamente emergono situazioni reddituali o soggettive che possono determinare benefici o risparmi economici differenti. Potendo consultare i dati della precompilata ci si può accorgere di spese dimenticate nel cassetto o certificazioni uniche variate successivamente al primo rilascio o addirittura dimenticate. L’operatore del Caaf prende in carico la persona, valuta le convenienze e redige la dichiarazione dei redditi mettendo in campo tutta la propria esperienza e professionalità”. “Ma c’è di più – aggiunge -. Proprio per la complessità delle norme fiscali in vigore, il cittadino preferisce rivolgersi al Caaf per presentare la propria dichiarazione 730, perché il centro autorizzato controlla i documenti esibiti e verifica che siano riconosciute tutte le detrazioni e/o deduzioni spettanti, oltre ad assicurare la corretta tassazione dei redditi percepiti nel 2022 (terreni, fabbricati, lavoro, redditi diversi)”.
Roberta Faieta , responsabile regionale degli operatori del Caaf Uil Abruzzo argomenta il perché utilizzare la precompilata non è conveniente per il cittadino: “Non tutte le spese sanitarie sono state trasferite dal Sistema Tessera Sanitaria ad Agenzia delle entrate per la predisposizione del 730 per cui vi sono spese non comprese fra quelle indicate nella precompilata. Parliamo di spese relative all’acquisto o affitto delle protesi, ad esempio quelle per protesi dentarie il cui costo non è compreso nella fattura del dentista oppure protesi ortopediche. Acquisti presso le parafarmacie o supermercati di farmaci senza prescrizione medica, test di autodiagnosi Covid, apparecchi aerosol o per la misurazione della pressione, dispositivi medici con marcatura CE. Non risultano nella precompilata quelle spese mediche per le quali il cittadino si è opposto all’invio dei dati all’Agenzia, talvolta a sua insaputa, sottoscrivendo una dichiarazione all’atto dell’acquisto o dell’erogazione della prestazione sanitaria. Tutte le spese sanitarie sostenute all’estero, in particolare quelle relative a cure dentistiche. In ultimo, le spese mediche generiche, sostenute da persone con disabilità accertata, sono indicate nella precompilata come spese detraibili ma il cittadino potrebbe avere convenienza invece a dedurle dal proprio reddito”.
“I motivi per rivolgersi al Caaf per la propria dichiarazione sono quindi molti – conclude Annarita Di Domenicantonio, presidente del Caaf Uil Abruzzo – e pur sostenendo un costo sostenuto per il servizio di consulenza e compilazione del 730, e a tariffe agevolate per gli iscritti Uil, o gratuito per alcune categorie Uil convenzionate, si ha la certezza di essere assistiti con cura, a salvaguardia dei propri diritti e interessi, perché per i Caaf Uil al centro c’è la persona, non solo numeri e calcoli”.