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“La giornata del 23 maggio rappresenta uno spartiacque per l’Italia, la data della strage di Capaci nella quale furono uccisi il Giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della strage. Nel nostro Paese c’è un prima e un dopo Capaci, e quel dopo è stato il risveglio morale della nazione e lo vediamo ogni anno con la partecipazione di centinaia di studenti agli eventi che hanno l’obiettivo di trasmettere la memoria di uomini e donne che hanno avuto la forza e il coraggio di combattere le mafie”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri partecipando oggi agli eventi celebrativi e commemorativi della Strage di Capaci promossi dalla Fondazione del Premio Borsellino. Ad aprire la mattinata la stipula del Protocollo d’intesa in Prefettura per istituzionalizzare la promozione della Cultura della Legalità.

“La Regione Abruzzo – ha sottolineato il Presidente Sospiri – ha inteso quest’anno sostenere in modo specifico, con una legge, le attività del Premio Borsellino perché non c’è nulla di tanto prezioso quanto la memoria di quei cittadini perbene, non eroi, ma persone comuni che hanno accettato il sacrificio della vita, hanno accolto il martirio del nostro tempo per difendere i valori della legalità, del rispetto delle regole, del contrasto alla criminalità a qualsiasi livello, a partire dalla mafia. Istituzionalizzare il Premio anche attraverso un Protocollo d’intesa che impegna tutti gli Organismi partecipanti ad assumere una responsabilità reale e a portarla avanti attraverso azioni concrete significa garantire che tale attività resti e continui nel tempo, perché non bisogna mai commettere l’errore di abbassare la guardia, di pensare che la guerra sia finita perché la mafia cambia vestito, cambia volto, ma non la sua natura. E la bontà di tale iniziativa è stata confermata dai 600 studenti della scuola primaria che oggi hanno riempito sino al sold out il cinema-teatro Circus. Tra quei ragazzi sicuramente ci saranno i futuri amministratori che dovranno ricevere il testimone da noi per assumere le redini della città, della regione, magari del Paese, e sono quei ragazzi che non dimenticheranno la giornata odierna, le emozioni provate, il ricordo scolpito nella memoria. Ed è tanto più importante aver premiato con un riconoscimento specifico quegli Istituti comprensivi che con una sensibilità straordinaria impegnano i propri ragazzi in attività laboratoriali tesi a far conoscere loro accadimenti che appartengono a un passato che fortunatamente non hanno vissuto, ma che pure devono conoscere per impedire che quegli eventi possano radicare nella nostra terra e replicarsi”.

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