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«Se dovessi dare un titolo al mio match di domenica non avrei dubbi e sarebbe “Cavallucci all’ultimo treno”. Perchè la sfida del PalaRoma può aprirmi le porte del Paradiso in caso di vittoria, ma se perdo, a quasi 35 anni, credo che nessuno possa darmi di nuovo una chance tanto importante e finirei all’Inferno». Emanuele Cavallucci, come sempre, non ha peli sulla lingua e presenta così l’incontro probabilmente più importante di tutta la sua lunga e felice carriera, che si terrà a Montesilvano e sarà valido per il Titolo del Mediterraneo I.B.F. dei pesi welter. Già campione italiano proprio di questa categoria, Cavallucci, che ha sfiorato in 2 circostanze la riconquista di quella cintura vinta nella sua Chieti l’8 marzo 2019, va ora a caccia di un prestigioso titolo internazionale e sfiderà il romano Alessio Lillo Mastronunzio in un match molto incerto secondo gli esperti ma che regalerà spettacolo. Il pugile teatino ha all’attivo da professionista 22 match (14 vittorie, 7 sconfitte e 1 pari) e ora incrocerà i guantoni con un atleta capace in 14 match di conquistare 11 vittorie e incassare sole 3 sconfitte. «Il mio avversario è un ottimo elemento, non ha una mano eccessivamente pesante ma è un buon pugile di certo ed è molto esperto», racconta Cavallucci. «Ha già vinto il Titolo del Mediteranneo I.B.F. nella categoria superwelter e già questo la dice lunga, come il fatto che abbia combattuto, pur perdendo, a New York. E’ dunque assai quotato nell’ambiente ma per me non esiste alternativa alla vittoria. Non ho mai pensato in questo lungo e faticoso periodo di allenamenti ad una alternativa diversa dal successo, davvero non può esistere per me un possibile esito diverso. Vincere, vincere, solo vincere: è questa la mia parola d’ordine ed il mio unico pensiero. Combatto nel mio Abruzzo, a 10 km da casa, e spero anche nella spinta del pubblico per prendere questo treno che può portarmi lontano o all’ultima fermata titolata della mia carriera. Le sensazioni sono positive e mi sento davvero molto carico», chiude “Il Ghigno”, che da sempre è un grande ammiratore di Rocky Marciano e Floyd Mayweather. Il campione del quartiere Tricalle e lo sfidante capitolino animeranno il main event di una rassegna di grande livello, organizzata dalla Pugilistica Di Giacomo e da Rosanna Conti Cavini, e che prevede anche cinque match di sottoclou con gli abruzzesi Fabio Liberati e Ivan Guarnieri nei superwelter, Manolo Addario nei massimi leggeri e Nicola Di Rocco nei massimi all’esordio, più Matteo Di Giulio al suo quarto match da pro.