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Nella mattinata di oggi si è svolto un sopralluogo congiunto fra Comune, Soprintendenza Archeologia e Paesaggio Chieti-Pescara, Aca e Speleo club di Chieti e Ambiente, sulla voragine che si è aperta nella parte alta di via Arenazze, arteria di accesso alla città, che rimane transitabile solo ai residenti fino all’area interessata dal problema. Erano presenti il sindaco Diego Ferrara, l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli, il dirigente per la Protezione civile comunale Andrea Lannutti e il funzionario comunale responsabile di competenza Tommaso Colella.

“Con i sopralluoghi di oggi si è chiarita la natura della voragine, sotto la quale è emersa una vecchia condotta fognaria che attraversa parte della via, collegandosi e strutture oltre via Silvino Olivieri e la via sottostante – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Stefano Rispoli – Gli speleologi dello Speleo Club Chieti, che ringraziamo per la loro disponibilità, hanno risalito parte del tunnel, che in tarda mattinata è stato oggetto anche di rilevazioni dell’Aca. Si interverrà al più presto per mettere in sicurezza la mobilità, la strada e i sottoservizi che passano lungo il tracciato che ha ceduto, in modo da poterlo riaprire quanto prima. Interventi che si faranno con Aca e Comune e in piena sinergia con la Soprintendenza, con la quale abbiamo ragionato sul da farsi si da quando è emerso il problema. Alla luce dei sopralluoghi di oggi, si procederà con la realizzazione di un “pozzetto” per la raccolta delle acque che sono state rilevate in loco nei sopralluoghi e che, non transitando più nelle condotte, hanno forse reso più friabile il terreno che ha ceduto. Di certo è assurdo che sia accaduto su una via principale e che la presenza del tunnel non sia stata messa in sicurezza negli anni, nonostante siano stati diversi gli interventi tecnici sulla zona. Il Comune su questo fronte farà la sua parte: non solo a valle di via Arenazze abbiamo attivato attività di monitoraggio, controllo e intervento su situazioni palesi di dissesto idrogeologico e lo stiamo facendo con l’Agenzia di Protezione civile regionale, l’Università e la Soprintendenza, ma andremo a monitorare anche altri avvallamenti che ci sono stati segnalati in città, al fine di attivare interventi preventivi. Ringraziamo tutti i soggetti ed Enti che ci stanno supportando in questa azione, che serve a rendere più sicure delle zone storicamente vulnerabili della nostra Chieti, ma anche a preservarne la bellezza e, quando si manifesta com’è accaduto su altri cantieri, anche l’importanza storica e archeologica che detiene per essere nata tremila anni fa”.

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