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Una storia ricca e complessa accomuna in parallelo i destini delle comunità italiana e romena, che hanno conquistato negli stessi anni la loro indipendenza con la creazione, grazie al sostegno esterno di Napoleone III, di due Stati nazionali oggi pienamente affermati all’interno dell’Europa delle nazioni. La racconta concentrandosi sulla lingua romena “come fonte storica” il libro di Ioan-Aurel Pop “Dai romani ai romeni. Elogio della Latinità”, tradotto in italiano per i tipi di Rediviva da Ida Garzonio e Violeta Popescu. Popescu è intervenuta, assieme a Cristian Luca dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, alla presentazione che si è tenuta a Spoltore nell’ambito del gemellaggio con la città romena di Berca. “E’ grande onore per la nostra comunità” ha ricordato Popescu. “Una comunità laboriosa, ben inserita, che considera ormai l’Italia una seconda patria. Un fenomeno evidente nei nostri giovani, per i quali è ormai impossibile considerarsi interamente romeni o italiani”. La relazione di Luca ha sottolineato “la simbiosi antica tra la civiltà dei Daci e quella romana, il legame con il conquistatore Traiano, il padre del popolo romeno, e la romanizzazione portata dai coloni romani nella Dacia, che a lungo termine ha portato alla nascita del popolo e della lingua romena”. La mediatrice culturale Daniela Fosalau moderatrice dell’incontro, ha illustrato le tante iniziative che, prima dello stop legato alla pandemia, avevano caratterizzato l’avvio del gemellaggio con Berca. “Sono temi di profondo interesse, specie per chi crede nell’importanza dell’Europa e ha questo spirito di fratellanza europea tra i suoi valori” ha ricordato il sindaco Chiara Trulli nel suo saluto. L’assessore alla cultura Roberta Rullo: “L’augurio è che questo lavoro possa arrivare alle tante comunità romene sparse per l’Italia”.

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