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Il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, ha presentato questa mattina, in Prima Commissione “Bilancio, affari generali e istituzionali”, il progetto di legge a sua firma dedicato alla fusione dei comuni di Pescara, Spoltore e Montesilvano. Si tratta della prima fase dell’iter legislativo che porterà la proposta normativa ad essere votata in Aula. “Ritengo essenziale che il percorso di approvazione del Pdl sia spedito. Lo trovo rispettoso per i comuni coinvolti e per i cittadini che da troppo tempo attendono l’esecutività della volontà espressa tramite referendum”. La Commissione ha iniziato la fase di ascolto degli amministratori locali, dei presidenti dei consigli comunali e di esponenti della società civile interessati al progetto “Nuova Pescara”. Nella medesima seduta si è dato mandato al presidente di commissione, Fabrizio Montepara, di stabilire il calendario di discussione e confronto sulla proposta.  “L’obiettivo di questo progetto di legge – ha ribadito il presidente Sospiri – è quello di iniziare un percorso normativo con tempi contingentati che non esclude ulteriori migliorie e revisioni. Abbiamo cominciato a cercare e trovare le ragioni per stare insieme, ricordando che i grandi temi poi dovranno scontrarsi con le esigenze quotidiane dei cittadini e allora abbiamo scritto un cronoprogramma serrato, una nuova road map che dovrà condurci alla elezione di un solo Consiglio comunale, di un solo Sindaco, e poi dei Municipi  se l’Assemblea lo riterrà. Come prima scadenza sappiamo che la fusione dei servizi, di quelli a domanda individuale e la regolamentazione dell’Ente pubblico dovranno essere concretizzati entro settembre 2023, rinviando alla Regione una relazione dettagliata sul lavoro condotto in favore del processo di fusione, dimostrandoci se il tempo trascorso, nove mesi, sia stato tempo perso o utile a colmare lacune. In conclusione, posso comprendere che ci sia una richiesta da parte dei Comuni, soprattutto di Spoltore e Montesilvano, di poter disporre di maggior tempo per cogliere gli obiettivi, del resto se ci sono voluti quattro anni per fare una legge, è ovvio che ne occorrono altri per fare una città. Ciò che deve spingere in favore della fusione è la consapevolezza dei vantaggi che ne avranno i cittadini. Sia chiaro che se non verranno rispettate le scadenze, senza una causa realmente impedente, il Governo regionale nominerà un Commissario ad acta e si giungerà allo scioglimento dei Consigli il primo gennaio 2024. Ma io mi fido dei tre sindaci, mi fido della loro buona fede e ho fiducia nell’impegno che garantiranno per cogliere l’obiettivo”.

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