Il 2023, ovvero l’anno appena entrato è stato indicato dal mondo scientifico quale “Anno della ricerca sul batterio resistenza” che, sempre annualmente, conta più di 30000 vittime che non rispondono alle terapie antibiotiche tradizionali.
In questo scenario della prevenzione per nulla edificante si è resa necessaria una diversa strategia che impiegasse nuove molecole e soprattutto che le stesse fossero molto efficaci a basse concentrazioni (bassa tossicità) e che potessero essere, quindi, o di supporto (sinergia enhancement), oppure sostituire gli antibiotici tradizionali nella terapia medica.
A primeggiare in questo settore innovativo e delicato della scienza è stato Luca Scotti, ricercatore e docente afferente al Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche dell’università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti.
Nel mese di giugno del 2022, l’associazione di ricerca medica IAAM (International Association of Advanced Materials) con sede a Ulrika in Svezia ha assegnato proprio a Scotti, 56 anni nativo di Milano ma da alcuni lustri residente in Abruzzo, il prestigioso Premio Award Scientific dalla altissima valenza scientifica per avere scoperto e sintetizzato questo nuovo aggregato atomico aventi caratteristiche uniche.
Argirium sun-c è l’acronimo con cui è stato registrato il nuovo e promettente cluster che da qui a breve troverà applicazioni concrete sia in campo medico, ma anche in ambito veterinario e botanico; uno studio e una ricerca che hanno richiesto diversi anni per essere testati e validati e che a oggi si trovano in una fase avanzata che coinvolge più centri di ricerca universitari (Chieti, Roma e Teramo), unità degli istituti zoo profilattici (Napoli) e centri di ricerca europei e non.
Stanislao Liberatore