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Tre sono tre gli abruzzesi che hanno lavorato per la fiction “Black Out – Vite sospese”, serie tv in 4 serate, in prima visione su Rai 1, dal 23 gennaio 2023, regia di Riccardo Donna, una coproduzione Rai Fiction – Èliseo entertainment prodotta da Luca Barbareschi con la partecipazione di Viola Film, in collaborazione con Trentino Film Commission.

Ambientata in alta quota, in un piccolo ed esclusivo polo sciistico nella Valle del Vanoi, in Trentino, ha come protagonisti i clienti di un lussuoso albergo, che trascorrono le feste di Natale in compagnia dei propri cari.

Tuttavia, la loro vacanza viene sconvolta da un terremoto che provoca un’imponente slavina, che isola la valle e impedisce i soccorsi. In quella che avrebbe dovuto essere una piacevole vacanza, restano intrappolati personaggi con segreti da nascondere, identità celate e ambigui professionisti pronti a tutto. Tra di loro c’è anche un assassino.

La valanga costringe vacanzieri e residenti nel piccolo paese a vivere un’esperienza unica che li obbligherà a fare i conti con sé stessi e con gli altri. Solo se supereranno le loro paure, i loro pregiudizi ed impareranno ad essere una comunità, potranno venirne fuori.

La serie è interpretata da Alessandro Preziosi, Rike Schmid, Marco Rossetti, Aurora Ruffino, Caterina Shulha, Maria Roveran, Mickaël Lumière, Federico Russo, Riccardo Maria Manera e Juju Di Domenico.

Gli abruzzesi che hanno lavorato alla realizzazione della fiction sono Valerio D’Annunzio di Villamagna (Ch) che è ideatore ed head writer della serie, il quale scrive per il teatro, il cinema e la televisione e chenel 2005 ha vinto il premio Flaiano con il copione Iter.Ha curato la sceneggiatura di molte fiction di successo come Don Matteo, Che Dio ci aiuti, La ragazza americana, Il Restauratore, L’Allieva ed è anche sceneggiatore di Black Out.

Peppe Millanta, scrittore di Pescara, autore di due fortunati libri Vinpeel degli Orizzonti (Neo Edizioni) tradotto in più paesi e La rotta delle nuvole (Ediciclo Editore), Direttore della nuovissima Collana “Comete. Scie d’Abruzzo”, Ianieri Edizioni nonchè fondatore della Scuola Macondo – L’Officina delle Idee di Pescara e Direttore artistico di numerosi progetti fra cui il Macondo Festival di Francavilla al Mare (Ch) ed il Festival delle Narrazioni di SquiLibri, e Fiabosco a Sant’Eufemia a Maiella (Pe).

Gladis Di Pietro, di Giulianova (Te), compare tra i produttori delegati. Story Editor e Produttore Creativo per la casa di produzione Eliseo Multimedia di cui è produttore Luca Barbareschi: la sua firma è su Don Matteo, Che Dio ci aiuti, Mia Martini, Rocco Chinnici, Adriano Olivetti, La Strada di casa, Maria Goretti e altre serie e film Tv che hanno fatto, e continuano a fare, la storia della fiction all’italiana negli ultimi 20 anni sulla Rai e sulle reti Mediaset.

Tornando alla trama della serie ruota, in particolare, attorno a due personaggi principali: Giovanni Lo Bianco (Alessandro Preziosi), un broker di mezza età che nasconde un passato inconfessabile, e Claudia (Rike Schmid), primario di chirurgia d’urgenza che è testimone oculare di un omicidio di camorra.

Giovanni è legato al clan malavitoso da un vincolo di sangue: è suo fratello il boss imputato nel processo e lui, pur avendo cambiato cognome e apparentemente vita, è ancora invischiato negli affari di famiglia. La testimonianza di Claudia rischia quindi di distruggere la vita di Giovanni e quella dei suoi figli.

Tuttavia, Claudia è anche l’unica persona nella valle in grado di salvare la figlia di Giovanni, la giovanissima Elena, in coma dopo la valanga.

La serie è un thriller psicologico che esplora le dinamiche di un gruppo di persone intrappolate in un ambiente ostile, costrette a fare i conti con le proprie paure e i propri segreti.

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