Il Comune inasprisce controlli e sanzioni in merito ai cani morsicatori anche a fronte dell’episodio del 31 dicembre in via Pianell e annuncia l’urgenza di mettere in campo i corsi per i proprietari.
“Si tratta di un metodo efficace per prevenire altri episodi come i due bruttissimi che si sono verificati sul nostro territorio – sottolineano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alla Tutela del Mondo animale Fabio Stella – In verità controlli e sanzioni non mancano da parte della nostra Polizia Municipale: il proprietario del cane che ha aggredito la cagnolina e la sua proprietaria in via Pianel ha avuto sanzioni sia per omessa custodia, sia per mancato passaggio di proprietà per circa 300 euro in totale. Quanto accaduto il 31 dicembre è ora di competenza della Asl in quanto la proprietaria e anche il cane sono ricorsi al Pronto soccorso, da parte nostra intensificheremo i controlli sui proprietari di animali da affezione perché è evidente che questi ripetuti episodi sono anche frutto di disattenzione e poca cura. Il Comune di Chieti anche nel 2022 ha multato diversi proprietari per varie infrazioni, ma siamo determinati a non limitarci a questo, anche perché purtroppo non è sempre possibile trovarsi sul posto mentre le aggressioni accadono, tuttavia i sopralluoghi fatti in città dai nostri agenti sono stati 86 e non sono pochi, alcuni dei quali si sono conclusi con multe. È una battaglia di civiltà e la faremo mettendo in campo in primavera delle iniziative di comunicazione e informazione della cittadinanza sulla cura degli animali e anche sulle conseguenze del mancato rispetto delle regole. Siamo in attesa del via libera per l’avvio dei corsi rivolti ai proprietari di cani morsicatori di cui siamo promotori come Amministrazione, attendiamo la disponibilità dei docenti e della Asl che è parte organizzativa della didattica e dunque dei contenuti dell’iniziativa, ma contiamo di avviarli al più presto, perché ci consentiranno di entrare a maggiore contatto con una dimensione che deve necessariamente essere normata, perché riguarda l’incolumità sia delle persone, sia degli animali di affezione”.