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Questa mattina il comandante Nicolino Casale e il capitano Nino Carletti, in rappresentanza dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati, hanno consegnato al sindaco Ottavio De Martinis l’appartamento di via Isonzo 6. Si tratta del quarto bene sequestrato alla camorra in due anni, dopo quelli di via Agostinone, via Vestina e via Mincio. Nell’alloggio, composto da 4 vani per un totale di circa 60 metri quadrati, vi abitavano abusivamente fino a poco tempo fa persone in stato di detenzione per reati quali rapine, favoreggiamento della prostituzione e resistenza al pubblico ufficiale.

L’immobile inizialmente apparteneva a un camorrista fu confiscato dopo una prima sentenza nel 2010 e, successivamente dopo la seconda del 2014, fu assegnato all’Agenzia nazionale dei beni confiscati. Oggi è definitivamente di proprietà del Comune di Montesilvano.

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“Ancora una volta l’azione delle nostre forze di polizia ha ridato sicurezza e decoro al nostro territorio – afferma il sindaco Ottavio De Martinis – . Oggi è una data importante per la città, perché abbiamo acquisito nel nostro patrimonio comunale un altro bene sottratto alla camorra che verrà riqualificato e destinato all’Azienda Speciale per accogliere persone fragili, come da regolamento. Questo è l’ennesimo segnale importante per ristabilire definitivamente la legalità in una zona a vocazione turistica. Ci soddisfa il pensiero che dove c’è qualcuno che ha portato avanti azioni criminose da oggi porteremo avanti delle attività per chi ha bisogno”.

“Questo appartamento apparteneva alla malavita organizzata – spiega il comandante della polizia locale Nicolino Casale – e dopo la sentenza definitiva nel 2014 è stato confiscato definitivamente per entrare oggi a pieno titolo nel patrimonio dell’ente. Negli anni passati abbiamo acquisito anche altri immobili in via Vestina, via Agostinone compreso un garage e via Mincio. Siamo orgogliosi di questa ennesima azione del comando della polizia locale che nel tempo ha seguito da vicino tutte le questioni e i passaggi burocratici legati all’immobile”.

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