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Questa mattina ci occupiamo di una situazione preoccupante che si protrae ormai da diverso tempo.

Su richiesta dei consiglieri del gruppo Uniti per il territorio al Comune di Civitella Casanova, che partecipano alla conferenza stampa, la scorsa primavera denunciai i rischi per la salute pubblica a causa delle pessime condizioni dei capannoni della vecchia porcilaia situata in contrada Cona di Civitella Casanova. Struttura dismessa una ventina di anni fa che ha impiegato al lavoro decine di famiglie locali e sorge a pochi metri dall’insediamento popolare del paese.

Ho subito provveduto ad interessare Asl, Arta e Direzione regionale Ambiente al fine di verificare tempestivamente lo stato della copertura in amianto e poi procedere eventualmente alle necessarie operazioni di bonifica. Non avendo ottenuto risposte esaurienti, nel corso dell’estate sono tornato a sollecitare gli enti preposti. 

Dalla prima segnalazione (2 marzo) e dalla seconda (4 luglio) sono rispettivamente trascorsi 269 giorni e 145 giorni, e non è stato adottato alcun provvedimento a tutela della salute dei cittadini. Malgrado la Asl – che ad aprile ha aperto una nuova procedura di verifica, specificando come il fabbricato fosse stato già oggetto di una prima bonifica tra il 2006 e il 2008 – abbia accertato nel corso di un sopralluogo:

–       La presenza nell’area di cinque manufatti, di cui tre ex stalle dotate di copertura realizzata con lastre ondulate contenenti amianto, oltre ad aree prive di lastre;

–       Distaccato dai predetti manufatti e a ridosso della strada vicinale è presente un ulteriore manufatto dotato di copertura a botte anch’essa realizzata con lastre ondulate contenenti amianto;

–       L’intera area versa in stato di abbandono e solo il fienile pare essere utilizzato quale rimessa attrezzi. A causa dello stato di abbandono, in più punti la vegetazione spontanea, in particolare rovi, ha raggiunto le lastre di copertura che in alcuni punti sono state sovrastate creando abrasione.

La documentazione fotografica mette bene in evidenza lo stato di abbandono e le lastre di amianto, rotte in più punti. Criticità, visibili a tutti, che l’azienda sanitaria ha messo nero su bianco in una missiva indirizzata il 19 aprile al Sindaco di Civitella Casanova – che mi è stata girata dall’Asl a seguito di un mio terzo sollecito datato 14 ottobre -, in cui ha evidenziato il rischio di aerodispersione delle fibre di amianto nocive alla salute a causa del deterioramento dei capannoni e della prolungata esposizione agli agenti atmosferici. Invitando il primo a cittadino a fornire: tutta la documentazione relativa agli interventi di bonifica/manutenzione effettuata dal 2006; la valutazione dello stato di deterioramento dei materiali contenenti amianto ancora in sede; il piano di Manutenzione e Programma di Controllo dei materiali contenenti amianto. 

Stando alla documentazione che ci ha trasmesso la Asl, il Comune di Civitella non deve aver provveduto, non a caso in una nuova nota dell’Ufficio Igiene, inviata il 27 settembre, l’azienda sanitaria ha richiesto al Sindaco, sulla base delle normative vigenti, «di emettere ordinanza nei confronti del proprietario del sito affinché venga effettuata entro 90 giorni la bonifica dei materiali contenenti amianto». 

Sono trascorsi altri sessanta giorni e le opere di messa in sicurezza non sono state avviate. E sull’albo pretorio del Comune non è rinvenibile alcuna ordinanza che ordini la bonifica sulla base delle indicazioni della Asl.


Questa conferenza non è finalizzata ad individuare colpevoli, bensì a riaccendere i riflettori su una situazione grave cui occorre porre finalmente rimedio al fine di salvaguardare la salute dei cittadini. Quelli accumulati finora infatti sono ritardi inaccettabili generati dal lassismo di istituzioni che non si curano affatto dei rischi sanitari cui sono soggetti i numerosi residenti nelle vicinanze – l’area infatti si trova nei pressi dell’insediamento di edilizia residenziale pubblica di Civitella e non è distante dall’intero paese -. 

Per questo motivo oggi stesso ho provveduto ad informare il Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, chiedendo un intervento risolutivo per ripristinare le normali condizioni igienico sanitarie ed ambientali, oltre alla verifica dell’adempimento di tutti gli obblighi di legge.  

«Mi sono interessata alla questione nelle vesti di consigliere comunale e prima ancora in quelle di mamma che ha a cuore la salute dei propri figli e dei propri compaesani – afferma Claudia Lattocco di Uniti per il territorio -. Questo non è un capriccio ma un problema serio che necessita di rapida soluzione».   

Il Consigliere Regionale

Antonio Blasioli

E il Gruppo consiliare Uniti per il territorio al Comune di Civitella Casanova

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