Come vivono le donne detenute?
Quali sono i servizi a loro dedicati all’interno delle carceri?
E poi, come possono trovarsi le donne chiuse dentro case circondariali pensate e organizzate prevalentemente per gli uomini?
Esiste un problema di “pari opportunità” anche all’interno delle carceri?
Domande che forse un cittadino comune non ha mai pensato di porsi, ma che, in realtà, fanno riflettere, se pensiamo che le donne, presenti in percentuale molto inferiori rispetto alla popolazione carceraria maschile, dimostrano, anche nel percorso di recupero, una tendenza più spiccata all’autoanalisi, e affrontano un cammino più doloroso a causa della privazione affettiva e familiare, che rende lo status di recluse diverso da quello degli uomini.
Di questo e altro si parlerà giovedì pomeriggio, 17 novembre, nel corso dell’incontro dibattito in programma a Chieti, al Museo Barbella, in via De Lollis, a partire delle ore 18.
La FIDAPA di Chieti, insieme alla libreria De Luca, ha organizzato la tavola rotonda in occasione della presentazione del libro di Antonio Giammarino dal titolo“Donne che stanno dentro”. Il racconto di un’esperienza straordinaria, all’interno della sezione femminile del carcere di Chieti, di un percorso formativo e di un laboratorio artistico: una delle tante esperienze dell’autore, che nella sua vita si è dedicato a numerosi progetti verso gli “invisibili” e gli emarginati della società, in special modo i detenuti, che ha avvicinato e conosciuto nelle case circondariali di Pescara e Chieti.
Parteciperanno all’incontro, oltre all’autore del libro:
la Presidente della FIDAPA di Chieti, Antonia Di Nisio, il direttore della casa circondariale di Chieti, Franco Pettinelli; la comandante della casa circondariale Alessandra Costantini; l’Ispettrice superiore del carcere di Chieti, Mirella Ballarò; il Presidente dell’associazione di volontariato “Voci di dentro”, Francesco Lo Piccolo; il prof. Gianmarco Cifaldi, sociologo-criminologo dell’Ateneo “G. D’Annunzio” e Garante dei detenuti della regione Abruzzo. Modera Laura Di Russo.
L’incontro è aperto al pubblico.