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E’ sempre più forte, in Abruzzo come nell’Italia intera, il desiderio dei cittadini di superare le anacronistiche e deleterie barriere allo sviluppo dei territori rappresentate dai confini nazionali. Di questo e di altro si è parlato nel primo incontro, in audio conferenza, tra i promotori della fusione tra Atri, Silvi e Pineto e l’Associazione Nuova Pescara, rappresentata dal Presidente Marco Camplone. Le tre città del Teramano sommano circa 40mila abitanti e viene da sé che, realizzata la fusione, diventerebbero una realtà importante, la seconda per numero di abitanti della provincia dopo Teramo. La vicinanza con la nascente Nuova Pescara, peraltro, aprirebbe notevoli possibilità di sinergie a beneficio dei cittadini. I promotori della fusione hanno già avviato colloqui con i politici locali e ora, giustamente, chiedono che dalle parole si passi ai fatti e venga davvero avviato il processo di fusione. Il prossimo incontro tra gli attivisti di Atri, Silvi e Pineto e l’Associazione Nuova Pescara coinvolgerà anche Carlo Costantini, promotore e vincitore, nel 2014, del referendum per la costituzione di Nuova Pescara. A stretto giro, probabilmente, ci sarà anche un contatto con  i Consiglieri emeriti del Comune di Pescara e dell’Associazione Verso Nuova Pescara, guidati rispettivamente da Mario Sorgentone e Nino D’Annunzio.

All’audio conferenza con Marco Camplone hanno partecipato Massimo Spezialetti, Claudio Varani, Luciano Brandimarte, Mariano Di Dorotea, Antonio Manco, Gino Peracchia, Stefano Colleluori, Stefano Catarra, Franco Pavone, Simona Astolfi, Gabriella Liberatore, Nicola Dell’Arena, Valter Carulli.

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