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Ieri, il consiglio comunale di Spoltore ha approvato un ordine del giorno, proposto dal gruppo consiliare di minoranza inComune e approvato quasi all’unanimità, che mette nero su bianco le garanzie che Spoltore chiede per il suo ingresso nella Nuova Pescara.

Il capogruppoGiulia Zona, le ha indicate chiaramente: “Si tratta di 5 punti per noi irrinunciabili:

• Stato di salute dei conti pubblici e tassazione bloccata: l’assenza di possibili situazioni debitorie o criticità finanziarie di uno o più Comuni è condizione imprescindibile per la fusione. Sarebbe inaccettabile far accollare ai cittadini di un Comune i debiti generati da un altro Comune, né i finanziamenti previsti possono essere usati per sanare i bilanci, perché verrebbe meno la loro funzione di premialità. Ugualmente necessaria la conservazione dei livelli di tassazione originari, per un periodo congruo.

• Convenienza effettiva: è necessario analizzare, dati alla mano, l’effettiva convenienza della fusione, non solo sul piano finanziario, verificando le possibili economie di scala e i miglioramenti nell’erogazione dei beni pubblici.

• Tutela dellarappresentatività: municipi elettivi e deleghe di funzioni. Spoltore ha il minor numero di abitanti, ma il territorio più grande dei tre Comuni. I municipi elettivi,corrispondenti ai Comuni che si estinguono, con deleghe di funzioni sono necessari per assicurare il collegamento tra comunità e rappresentanti, il decentramento e la presenza dell’istituzione sul territorio e la conservazione di quei caratteri identitari che ci stanno a cuore.

• Contenimento dell’uso del suolo e tutela del paesaggio collinaresiamo per la rigenerazione urbana e l’edilizia di qualità al posto e contro l’ulteriore consumo del suolo. Parallelamente, è fondamentale tutelare il nostro paesaggio collinare affinché non venga depredato da costruzioni e interventi edilizi che deturperebbero un bene prezioso, patrimonio di tutti.

• Destinazioni urbanistiche nello Statuto: Spoltore e le sue frazioni puntano a ospitare scuole, caserme, distretti sanitari e ospedalieri e altri importanti edifici istituzionali che ne aiutino lo sviluppo. Inoltre, il capoluogo spoltorese ha tutte le carte in regola per divenire il centro storico e polo culturale della nuova città, grazie al patrimonio storico, artistico e di particolare pregio ambientale e naturalistico. Senza queste garanzie nello statuto, si rischierebbero di divenire mera periferia della nuova città”.

Conclude il Coordinatore del gruppo civico inComune, l’avvocato Marina Febo: “Proseguiamo, con competenza e serietà, l’opposizione costruttiva che caratterizza il nostro gruppo da sempre. Con questo atto, Spoltore ha messo nero su bianco le garanzie e le condizioni irrinunciabili qualora si decidesse di istituire la Nuova Pescara che, da otto anni, è solo uno slogan vuoto. Siamo soddisfatti del voto quasi unanime perché abbiamo sempre ritenuto e crediamo ancora che Spoltore debba parlare una voce forte e possibilmente unica su questo tema, per difendere con determinazione e a testa alta gli interessi della nostra comunità e del nostro territorio nei tavoli con Montesilvano e Pescara”.

Giulia Zona – Capogruppo consiliare inComune

Marina Febo – Coordinatore gruppo civico inComune

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