L’Urban Box come cartina di tornasole del turismo a Pescara. L’assessore Alfredo Cremonese ha tracciato il bilancio di 99 giorni di attività dell’infopoint di piazza Salotto, «una struttura fortemente voluta come riprova dell’attenzione alla promozione del territorio, che sarà valorizzata ancor di più tra poco con l’entrata in vigore della convenzione con l’Università “Gabriele d’Annunzio”. Il mio assessorato ha fornito le guide operative e ha chiesto all’Ente Manifestazioni Pescaresi di curare la parte gestionale, realizzata con professionalità e ottimi risultati». Sono stati oltre 1.400 gli italiani e gli stranieri che si sono rivolti al personale dell’Urban Box, in particolare per gli eventi e il turismo culturale. «A ennesima conferma, come testimoniano studi specifici di settore – continua Cremonese – che un euro investito in cultura ne genera 3,5 oltre ad altri benefici non economici. Ecco perché continuerò a spingere su questa tipologia di turismo».
Il presidente dell’EMP Valter Meale ha voluto rivolgere un plauso alle ragazze impiegate all’Urban Box «per la conoscenza delle peculiarità del territorio e la competenza nelle lingue straniere. Un’esperienza che è andata oltre le aspettative e che sarà sicuramente arricchita e ripetuta».
L’identikit dei turisti fa segnare una leadership degli inglesi tra gli stranieri (ma anche tedeschi, francesi, portoghesi e spagnoli) e tra gli italiani i lombardi seguiti dai veneti. Coloro che si sono rivolti all’Urban Box hanno manifestato di conoscere già le caratteristiche di Pescara e di voler essere indirizzati verso gli eventi, i prodotti tipici, le strutture di accoglienza (hotel e B&B), chiedendo spesso ragguagli sugli appuntamenti per la serata (festival, rassegne, concerti, rappresentazioni teatrali, spettacoli, sagre), sugli itinerari per le escursioni di un giorno, sui locali caratteristici, su dove poter noleggiare le biciclette e come muoversi e dove muoversi sulle piste riservate. Persino i giovani hanno mostrato di non fermarsi alle informazioni assunte dal web ed è tornata in auge la richiesta di mappe e dépliant cartacei.