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Alle ore 10.44 la torre di controllo dell’aeroporto di Pescara contatta la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Pescara per segnalare l’ammaraggio di un aereo di linea con a bordo 67 persone a una distanza dalla costa di circa 9 miglia nautiche.

È questo il primo scenario ipotizzato dalla Guardia Costiera di Pescara con cui ha avuto inizio una complessa esercitazione in mare.

Le operazioni, coordinate dalla sala operativa del Reparto Operativo della Direzione Marittima, alla guida del Capitano di Vascello Marcello Luigi NOTARO, ha visto impegnato un complesso dispositivo aero-navale, con l’impiego, in mare, di 4 motovedette della Guardia Costiera del Comando di Pescara, 2 vedette della Guardia di Finanza, 1 gommone dei Carabinieri ed, in volo, con l’impiego di elicotteri della Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, tutti coordinati, nella zona operazioni, da un  aereo della Guardia Costiera intervenuto per l’individuazione del aereo ammarato e, successivamente, per operare in funzione di monitoraggio di possibili sversamenti in mare di idrocarburi. Si è operato in uno scenario quanto più verosimile.

Pertanto, alla prima emergenza, legata alla ricerca e al soccorso dei passeggeri e dell’equipaggio dell’aeromobile, è stato aggiunto un altro scenario per rendere ancora più articolata l’esercitazione: un inquinamento causato dalla rottura dei serbatoi contenti il carburante del velivolo, che ha richiesto l’intervento della ditta Castalia, ditta convenzionata con il Ministero della Transizione Ecologica, dotata di mezzi appositamente equipaggiati e destinati al contenimento delle sostanze nocive attraverso l’impiego di panne galleggianti.

Nello specifico, per rendere realistiche le ricerche da parte dei mezzi impiegati, sono stati posizionati in mare alcuni simulacri per rappresentare i naufraghi.

Contestualmente, presso il Centro di Coordinamento Soccorso della Prefettura di Pescara si è svolto un incontro con tutti gli enti/forze di polizia coinvolti per la gestione dell’emergenza in corso, con l’arrivo dei naufraghi verso il posto medico avanzato in porto e l’adozione dei conseguenziali aspetti sanitari, grazie all’intervento del personale della  protezione Civile Regionale, del 118 e della Croce Rossa.

Esercitazioni come quella odierna, che ha visto coinvolti motovedette, velivoli e mezzi terrestri, con un grande dispiego di personale, si inseriscono nell’ambito della pianificazione delle attività addestrative operata ogni anno dal personale e dai mezzi navali ed aerei della Guardia Costiera e sono finalizzate ad affinare la sinergia tra le varie forze cooperanti in mare e a terra in situazioni di potenziale emergenza e far emergere eventuali criticità attuative per le quali si interviene per ottimizzare l’organizzazione.

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