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Parla anche abruzzese il primo, storico Scudetto del Saronno nel softball. La teatina Fabrizia Marrone, infatti, è stata una delle trascinatrici delle nuove campionesse d’Italia che hanno battuto nel derby finale il Bollate al meglio delle tre gare. L’ultima vittoria per 8-6 ha consegnato il tricolore ad una squadra che in stagione ha già alzato al cielo la Coppa delle Coppe e poi anche la Coppa Italia (storico Triplete) e per Marrone la gioia è immensa. “È stato un anno davvero importante, campionessa d’Italia e campionessa d’Europa dopo la vittoria di quest’anno in Spagna a Viladecans della Coppa delle Coppe”, le parole di Fabrizia, perno anche della Nazionale azzurra. “Il nostro percorso è iniziato tre anni fa con Enrico Obletter nell’Inox Team Saronno, ci ha dato le basi e le giuste informazioni per poter crescere e conquistare oggi un risultato così grande come il primo Scudetto nella storia del club. Sono grata di aver potuto contribuire a questo grande successo che rimarrà alla storia per sempre. Sono state delle partite combattute, ma abbiamo sempre avuto la meglio. Eravamo pronte, una squadra compatta che ci ha sempre creduto, ma soprattutto abbiamo lavorato duramente per alzare il trofeo. E questa è la dimostrazione che il duro lavoro paga sempre, quindi vale sempre la pena combattere per i propri sogni”. Con la conquista del titolo italiano si chiude un anno speciale per Fabrizia, iniziato con la partecipazione ai Giochi Olimpici di Tokyo. “Il ricordo delle Olimpiadi mi accompagna ogni giorno”, racconta Fabrizia. “È stato il coronamento di un grande sogno che continua e continuerà per sempre in un modo o in un altro ad insegnarmi qualcosa. È un esperienza incredibile che ti riempe l’anima, ma soprattutto ti dona una grande forza mentale per affrontare tutte le difficoltà nel percorso sportivo e non solo. Indossare la maglia azzurra per rappresentare la tua nazione all’appuntamento più importante della tua vita, le Olimpiadi, non ha prezzo. Quei 5 cerchi brilleranno nei miei occhi per sempre. Ma porterò sempre con me anche le emozioni per questo Scudetto, il terzo da me conquistato”. Che ha una dedica speciale: !Questo Scudetto è un’emozione diversa dagli altri titoli, questo è forse quello più importante perché ho dovuto combattere senza la persona che mi ha insegnato a combattere, Enrico Obletter. Senza di lui, questo sport mi sembra diverso. Senza di lui le emozioni non sono così nitide. Mi manca ogni volta che entro in quel campo e non faccio altro che dare il meglio di me ogni giorno affinchè io possa essere vicino a lui”. Ne ha fatta di strada la ragazza cresciuta nell’Atom’s Chieti… “Ho solo bei ricordi, non volevo mai andare via e quegli allenamenti nel campo di Chieti non mi bastavano mai”. Adesso, però, è già tempo di guardare al futuro. “Con la Nazionale ci aspetterà la qualificazione per i Mondiali del 2024, mentre con il club ci siamo guadagnate l’accesso alla Coppa Campioni 2023 che è sicuramente un grande obiettivo. E poi si lotterà per tenermi cucito questo scudetto sulla maglia! Insomma, ci sarà come sempre del grande lavoro da fare!” Luciano Rapa