Sabato 1 ottobre avrà luogo a Chieti la consegna ufficiale del premio nazionale “Turismi Accessibili – Giornalisti, Comunicatori e Pubblicitari superano le barriere”, organizzato dall’Associazione Diritti Diretti e giunto alla sua quinta edizione. L’evento sarà ospitato nell’ambito del Festival dell’Architettura, organizzato dall’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Chieti, e si terrà dalle 15:00 alle 17:00 nella ex chiesa S. Maria del Tricalle, in P.le Tricalle 1.
Anche quest’anno il premio “Turismi Accessibili” promuove e premia progetti relativi al turismo accessibile, rivolto cioè a tutte le fasce della popolazione con specifiche esigenze permanenti o temporanee, al fine di far conoscere le buone pratiche sull’accessibilità. Il numero delle adesioni a questa edizione è stato davvero soddisfacente, soprattutto considerando che nel 2020 e nel 2021 non si era svolto. Il Premio ha dato a tutti i lavori presentati una grande visibilità sui social e sugli strumenti messi a disposizione del pubblico. Inoltre, come nelle passate edizioni, il Premio ha ricevuto i prestigiosi patrocini del Ministero del Turismo, del Parlamento Europeo, della Regione Abruzzo, dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, del Comune di Chieti e dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo.
Il Premio Turismi Accessibili fu istituito nel 2016 da Simona Petaccia, l’indimenticata fondatrice dell’associazione Diritti Diretti, per diffondere la cultura dell’accessibilità e la tutela dei diritti delle categorie svantaggiate per condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali e familiari. Il Premio viene consegnato a chi ha superato gli ostacoli architettonici, ambientali e culturali, per una fruizione agevole e sicura di mezzi di trasporto, strutture turistico-ricettive o di luoghi d’interesse artistico, storico e culturale, e si propone come uno dei tanti tasselli per costruire una società più inclusiva e senza barriere fisiche e culturali. La visione ultima del premio e di Diritti Diretti è far sì che tutti, senza differenze di sorta, abbiano la possibilità di contribuire con la propria esperienza e il proprio talento alla crescita della collettività di cui è parte integrante.