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Nel tardo pomeriggio di ieri, i Carabinieri di Pescara agli ordini del colonnello Riccardo Barbera, hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, nei confronti dei presunti responsabili dell’assalto, lo scorso 11 luglio, al centro agroalimentare di Villanova di Cepagatti.

I due rapinatori, entrambi con volto travisato da passamontagna, giunti a bordo di un ciclomotore Piaggio MP3, avevano colpito violentemente alla testa con un casco da motociclista la guardia giurata dell’agenzia Sicuritalia, impossessandosi di una borsa contenente circa 29mila euro in contanti e assegni per 1364 euro e sottraendogli l’arma in dotazione, una pistola beretta.

I due malviventi, un 43enne e un 49enne, pescaresi con precedenti penali, sono stati rinchiusi nel carcere di Pescara. Come si legge dal provvedimento cautelare emesso dal Giudice per le Indagini preliminari Antonella Di Carlo, su richiesta del Pubblico Ministero Luca Sciarretta, della Procura di Pescara, devono rispondere di concorso in rapina aggravata.

Le indagini condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara, in collaborazione con i militari della stazione di Cepagatti, hanno consentito di ravvisare il profilo della gravità indiziaria del delitto di rapina pluriaggravata nei confronti dei due indagati.

Particolare importanza che ha permesso l’avvio delle investigazioni, sono state le riprese del sistema di videosorveglianza installate nel Comune di Spoltore, che ha consentito di catturare la targa dello scooter, risultata rubata a Roma e montata su quello utilizzato per la rapina, anche questo rubato a Roma il 30 settembre dello scorso anno.

Altri video hanno consentito di notare che l’uomo alla guida del ciclomotore indossava bermuda ed aveva evidenti e particolari tatuaggi all’altezza della regione peronea della gamba sinistra e sul braccio sinistro all’altezza del gomito. I Carabinieri di Pescara, subito dopo la rapina, avevano avviato una attività tecnica che ha permesso di evidenziare  i collegamenti tra i presunti responsabili.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e ora all’esecuzione delle misure cautelari seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reato contestato, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.