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“Nessuno di noi ha paura della Nuova Pescara”. Lo ricorda il presidente del consiglio comunale di Spoltore, Lucio Matricciani, in riferimento all’intervista rilasciata sul quotidiano Il Centro di oggi (giovedì 15 settembre 2022) dal senatore Luciano D’Alfonso. “Ho letto questo titolo sul giornale, ma non ho capito a chi si riferisca” prosegue Matricciani. “Plaudo alla normativa che consentirà ai consiglieri comunali di Pescara, Montesilvano e Spoltore di assentarsi dal lavoro anche per partecipare alle assemblee per la creazione del nuovo comune, e sono inoltre d’accordo con il senatore quando ricorda che ancora manca una legge sulla pianta organica dedicata. Ma non capisco perché si cerca di far passare il messaggio che qualcuno sia responsabile del ritardo nel processo di fusione. Non posso parlare per Montesilvano, ma noi non mettiamo nessun freno: anzi, ho già ribadito in più occasioni a chi ci accusa di voler difendere poltrone ed emolumenti, che per me la fusione si può fare già dal primo gennaio 2023. Il punto è capire, anzi far sapere ai cittadini prima ancora che a noi amministratori, in che modo si vuole articolare questa fusione. Come si uniranno i servizi? Resterà una rappresentanza per le comunità d’origine? Gli organi elettivi previsti per i Municipi che prerogative avranno? Mi chiedo a cosa serva rimandare dal 2023 al 2024, se non a far arrivare l’amministrazione comunale di Pescara alla scadenza naturale del mandato: noi chiediamo un rinvio responsabile, legato alle cose da fare e all’organizzazione degli uffici, che già adesso sono in difficoltà per via della situazione di incertezza. Avviamo la fusione partendo dai servizi, valutiamo se ci sono dei vantaggi per i cittadini, prevedendo anche clausole di salvaguardia nel caso in cui ci si dovesse rendere conto che un determinato servizio funzionava meglio gestito in maniera autonoma. Se invece la Nuova Pescara si deve fare e basta, sic et simpliciter, allora facciamola subito”.

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