“Un’intera nazione trasformata in un campo profughi, che nonostante condizioni di miseria sostiene la cultura”. Sintetizza così l’artista Cam Lecce la sua esperienza in Libano, assieme al marito e collega Jörg Grünert. Per l’undicesima volta la coppia è stata impegnata nel Janana Summer Encounter: giunto alla 21ª edizione, è un Forum internazionale a sostegno della formazione di operatori, educatori, facilitatori, mediatori e attivisti che lavorano nelle comunità svantaggiate con bambini, giovani, adulti, anziani nei campi profughi palestinesi e in aree marginalizzate presenti in gran parte del territorio libanese. Da anni dunque dà occasione di scoprire e apprendere “tecniche, abilità e saper fare” in diversi settori della creatività artistica, olistica e della socialità partecipata, e condividere intense giornate di scambi multiculturali ed esperienze orientative. Molta attenzione è dedicata anche all’aggiornamento di tecniche di negoziazione, ascolto attivo, gestione creativa dei conflitti e promozione del dialogo.
Al Forum per l’Abruzzo erano dunque presenti Lecce e Grünert dell’associazione DEPOSITO DEI SEGNI che hanno proposto il workshop: “Costruzione di grandi pupazzi di teatro di strada e drammatizzazione di un racconto” da cui è scaturita la drammatizzazione ”Sulle ali della notte”, una fiaba ecologica interattiva rappresentata con i grandi pupazzi indossati dai loro artefici, i quali hanno imparato tecniche di costruzione e appreso tecniche espressive di drammatizzazione coinvolgendo il pubblico attivamente durante la narrazione con domande a tema le cui risposte erano la ‘conditio sine qua non’ affinché il racconto potesse giungere alla sua conclusione. Grandi applausi hanno accompagnato la rappresentazione. Le giornate laboratoriali sono state un’intensa officina in cui i partecipanti hanno potuto sperimentare la condivisione di un processo creativo per il raggiungimento di un obiettivo comune: diventare artefici ed autori all’interno di un percorso strutturato, in cui dare forma e identità a personaggi di una fiaba da drammatizzare, elaborando collettivamente un canovaccio di base, sperimentando nuovi punti di vista sul lavoro di gruppo, socializzando un’esperienza creativa scoprendo capacità manuali, strumentali, emotive e cognitive.
Lecce e Grünert sono rimasti segnati dallo stato di povertà e miseria in cui si trova gran parte della popolazione: “Colpisce la mancanza della corrente elettrica: anche case e palazzi che ne sono dotati restano per molte ore senza elettricità” racconta Lecce. “Quando questa è assente, chi può permetterselo usufruisce di un sistema di batterie per accendere in qualche punto della casa una lampadina e assicurare un collegamento internet”. La luce della rete nazionale, nelle case in cui sono stati ospiti i due artisti, è apparsa per pochi minuti un paio di volte. “E’ un grande dolore” aggiunge “anche incontrare lungo le strade famiglie soprattutto mamme e bambini piccoli che chiedono la carità, abbandonati nella sporcizia ed esposti a rischi e violenza”. Le condizioni di vita nei campi profughi palestinesi non è migliore: abitazioni sovraffollate, mediamente con 4 persone per stanza, spesso senza finestre in tutti i locali, senza elettricità, riscaldamento, e carenza d’acqua. In Libano i rifugiati palestinesi sono circa il 10% della popolazione, e i rifugiati siriani sono 1,5 milioni (su una popolazione libanese di 6,8 milioni). La svalutazione della moneta negli ultimi anni ha impoverito oltre il 90% della popolazione: se prima un dollaro veniva cambiato con 1500 lire locali, oggi il cambio e tra le 30 e le 35 mila lire: “Il default ha ragioni geopolitiche e di corruzione interna” sostiene Grünert. “Il popolo ha protestato per giorni in piazza, ma è stato tutto inutile”.
Il Janana Summer Encounter è un forum di formazione molto atteso dalla Rete delle Biblioteche Amiche dei Bambini, circa 90 Ong in network con il Centro Al Jana/ARCPA: Arab Resource Centre for Popular Arts di Beirut: anche quest’anno, pur tra mille difficoltà ed emergenze, il Forum residenziale si è tenuto in una dimensione ambientale immersiva lontana dalle pressioni della vita quotidiana, offrendo una tregua a tutti i partecipanti particolarmente provati dalla disperata situazione sociale che la nazione vive. Il progetto culturale internazionale “La Linea di Pace”, che promuove, attraverso i linguaggi artistici, la solidarietà, la cooperazione e la formazione internazionale per rafforzare i diritti umani, il dialogo tra i popoli ed educazione alla pace, è ideato e promosso da Deposito Dei Segni, in collaborazione dal 2004 con il Centro Al Jana ARCPA (Arab Resource Center For Popular Arts), di Beirut.
Patrocinio del Comune di Spoltore, che fin dalla nascita del progetto lo ha sostenuto. “E’ sempre importante promuovere la cultura” ricorda il sindaco Chiara Trulli “soprattutto in luoghi dove le condizioni di vita generali sono così difficili”. “Siamo felici” aggiunge l’assessore alla cultura Roberta Rullo “di portare avanti la la collaborazione con Cam e Jörg, e la loro testimonianza sulle condizioni di vita in Libano sarà particolarmente interessante per le nuove generazioni”.