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Domani giornata della memoria per Silvi, alla quale si unirà la città di Chieti, per ricordare l’immane tragedia che colpì, cento anni fa, la Banda Musicale di Silvi in località Madonna delle Piane di Chieti Scalo. Era il 30 agosto 1922 quando il camion che trasportava i 43 musicisti che tornavano a Silvi dopo aver tenuto un concerto a Civitaquana fu travolto da un treno. Undici di essi morirono all’istante, e tutti gli altri, tranne due giovanissimi musicisti usciti incolumi dell’incidente, riportarono ferite. Morì anche il valente direttore della banda, M° Giuseppe Palmisano. La città di Chieti in quella circostanza offrì una straordinaria assistenza sia con le strutture e i servizi sanitari che si prodigarono con ammirevole dedizione nel soccorrere i feriti, sia con le autorità civiche che promossero azioni solidali per i feriti e per le famiglie dei caduti. L’amministrazione comunale, a cui si è affiancato il parroco Don Gaston Munoz che ha curato tutta la parte organizzativa, hanno predisposto un degno programma per la commemorazione. Alle 11,15 nei pressi del luogo dove avvenne la tragedia, i sindaci di Chieti e Silvi, i rappresentanti di Ferrovie dello Stato e i dirigenti della ASL di Chieti si ritroveranno per rendere l’omaggio ai musicisti caduti. I parroci delle due città li ricorderanno con una preghiera. La cerimonia commemorativa riprenderà alle 17 a Silvi Paese dove il vescovo di Teramo Lorenzo Leuzzi presiederà la solenne Messa di suffragio nella chiesa Madre del SS.mo Salvatore. Al termine del rito eucaristico il vescovo, le autorità civili tra le quali ci saranno il sindaco Andrea Scordella, il Prefetto e il Questore di Teramo e l’ex capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, si sposteranno in Largo della Porta, dove c’è la lapide che ricorda i caduti del triste evento, per commemorare e rendere loro omaggio. Alle 18,30 la grande Fanfara della Polizia di Stato, nella piazza della Fontana, terrà un concerto. “Anche se è passato un secolo dal tristissimo evento di Chieti Scalo – ha detto il sindaco Andrea Scordella il ricordo di quella tragedia è ancora vivo nella nostra città e la commozione è ancora forte. Silvi non dimenticherà mai quel suo Corpo bandistico che tanti successi ha ottenuto nelle sue innumerevoli esibizioni, né dimenticherà il grave incidente che portò lutto e dolore a Silvi Paese. Ringrazio, ora per allora, la Città di Chieti e la sua amministrazione, i medici e gli operatori sanitari dell’ospedale teatino che si prodigarono con grande spirito di solidarietà per assistere i feriti insieme ai tanti cittadini che offrirono assistenza e concreti aiuti”.