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Da”Mister Scudetto” a “Mister Solidarietà” il passo è breve. Ed è ancora più corto se, oltre che sul rettangolo di gioco, sei un campione anche di sensibilità. Giampaolo Ricci, dopo i due Scudetti consecutivi (il primo da capitano della Virtus Bologna, il secondo come alfiere dell’Olimpia Milano), ora è già tornato sul parquet per indossare la maglia della Nazionale e preparare gli Europei di settembre, ma prima di riallacciare le scarpe si è dedicato a delle vacanze del tutto particolari. Niente Mykonos, Formentera, Ibiza o mete esotiche per lui, la sede delle sue ferie è stata la Tanzania. Non solo e non principalmente per diletto, perchè il motivo alla base del suo viaggio in Africa, che ha documentato puntualmente su Instagram, è stato assai più nobile: portare avanti un progetto solidale molto importante, creare scuole per permettere ai giovani locali di poter studiare. Pippo era già stato in Tanzania perchè suo papà Francesco, medico ed ex sindaco di Chieti, da giovane ci aveva vissuto 2 anni e proprio là è nato il fratello maggiore del campione azzurro. Con Pippo, al quale manca un parziale di Calcolo numerico per laurearsi in Matematica, ha viaggiato anche la sorella minore Maria Irene, palleggiatrice di Macerata neopromossa in A-1 di volley. A Kisaki, nella regione di Singida, si sta costruendo una scuola dotata, oltre che di aule, anche di dormitorio, cucina, orto. Durante i 12 giorni in Tanzania ha raccontato sui social la visita alla St Marie Eugenie Primary School, la scuola primaria di Iguguno nata nel 2008 anche con il contributo della sua famiglia e dei loro amici. “Noi abbiamo portato regali semplici: un frisbee, due racchettoni, un pallone da calcio, due tubetti di bolle di sapone. La felicità dei bimbi nel vederli e nel provare a giocarci è stata indescrivibile. Ci sono saltati addosso estasiati e ci toccavano la pelle e i capelli per capire come mai siamo così diversi”, le parole di Ricci. “Sono grato di questa esperienza. Abbiamo davvero tanto da imparare”. Ed ora è più determinato che mai a portare avanti i suoi progetti di formazione ed educazione in Africa. E a tal fine sta organizzando tanti eventi per la raccolta fondi. “Il sogno dei bambini è studiare. Il loro immenso sorriso ti riempie il cuore. L’Africa è essenzialità, sei costretto ad adattarti e ad accontentarti di quello che hai. Non si spreca nulla, tutto viene aggiustato e riutilizzato. L’Africa è semplicità. I tuoi giudizi sulla vita e sul mondo vengono tarati. E capisci che per essere felici basta poco”.