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Prosegue la rassegna de “Il Giardino delle Pubbliche Letture … e non solo” e venerdì 19 agosto alle ore 21.15 nell’incantevole Giardino Chiostrale del Convitto G.B. Vico, reso disponibile dalla storica istituzione scolastica diretta dalla prof.ssa Paola Di Renzo, ospita il reading teatrale “Donne piene di destino: Ecuba, Cassandra, Elena, Clitemnestra” curato dall’Associazione Meridiani Paralleli presieduta dal professor Giovanni Scarsi.

L’iniziativa propone letture teatrali di passi scelti degli autori G.Seferis, Euripide, G.Ritsos,  M.Yourcenar, W. Szymborska, K. Kavafis . A dare espressione ai travagli esistenziali delle donne del Mito sono le voci di Marina De Marco, Deni Scarsi, Gianni Scarsi, Maria Cristina Stumpo e Chiara Zappacosta. La musica magistralmente scelta e curata da Samuele Giampietro è una vera colonna sonora, e parte stessa della trama.

Commenta il professor Scarsi: “Troia è caduta e su questo sfondo di macerie dolori e violenze si stagliano quattro figure femminili simbolo del dramma classico. Ecuba,in Euripide e K.Kavafis, è custode della memoria della stirpe troiana, annientata dai Greci. Regina senza patria, madre senza figli incarna la tragedia del dolore “assoluto”. Degrado, abbandono, senso di vuoto e caducità caratterizzano l’aspetto e l’animo della Elena di G. Ritsos che vede scorrere lentamente davanti a sé il ricordo di ricchezze, glorie, invidie e bellezza. Cassandra prevede. È questa la sua condanna. Cassandra sa già. La donna che sa dei maltrattamenti, degli stupri, degli abusi. Delle guerre, della noncuranza, dell’inganno. Che sa e non viene creduta. Nella riscrittura del mito di Wisława Szymborska, ci sono tutte le emozioni di un’anima tormentata: follia, amore, angoscia, fragilità, paura, desiderio. Clitemnestra dopo aver atteso il ritorno di Agamennone lo uccide con l’aiuto del suo amante, Egisto. La Clitemnestra di M.Yourcenar si ritrova a dover spiegare le motivazioni del suo atto in un tribunale dei nostri giorni. Clitemnestra è una donna che prima di essere carnefice è stata vittima, una donna che si ribella alla violenza che ha subito come moglie e madre e che ci porta in una dimensione estrema dei sentimenti, una donna che come assassina non può essere assolta, ma forse capita. Fil rouge delle narrazioni è “Per un’Elena” di G. Seferis. Nella sua poesia riprende gli stessi accenti intensi e drammatici dell’omonima tragedia euripidea e un tema che Euripide aveva mutuato a sua volta da Stesicoro di Imera, in cui si narrava che, non la Tindaride presa dall’amore per Paride ma un είδολον, una parvenza, una forma vuota, un fantasma era giunto a Troia per inganno di Era.

L’evento è ad ingresso libero. È consigliata la prenotazione al n. 3317253497.

L’appuntamento, come tutta la rassegna del “Giardino” è inserito nel cartellone ESTATE TEATINA 2022 del Comune di Chieti.

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