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Da Pescara al Senato. Una delegazione di Giovani Imprenditori di Confindustria Chieti Pescara composta da Mirko Basilisco – Presidente GGI Confindustria Chieti Pescara, Cristiano D’Ortenzio – Vicepresidente Sezione Energia Confindustria Chieti Pescara e Andrea De Leonibus – Presidente Comitato Giovani Imprenditori ANCE Abruzzo a seguito dell’importante evento organizzato a Pescara lo scorso maggio sulle tematiche energetiche abruzzesi e nazionali, è stata ricevuta a Roma da Andrea de Bertoldi, segretario della 6° Commissione Finanza e Tesoro.

Obiettivo dei colloqui far emergere i problemi che i giovani sentono urgenti per il presente e il futuro del contesto energetico, di fronte a scenari di razionamento sempre più incombenti.

“L’incontro è stato altamente positivo: lo riteniamo un primo passo propedeutico ad un lavoro di interlocuzione con le istituzioni per individuare soluzioni concrete ai problemi delle imprese, soprattutto quelle a guida di giovani” ha dichiarato Basilisco: “Come Giovani Imprenditori sentiamo fortemente nostro l’obiettivo di migliorare la competitività imprenditoriale del territorio, ma anche di sostenere lo sviluppo economico di lungo periodo tramite una politica industriale lungimirante, creando opportunità per le nuove generazioni: il tema delle rinnovabili e della transizione energetica sono da affrontare con assoluta priorità. Intendiamo portare in autunno a Pescara le testimonianze di autorevoli esperti e referenti politici bipartisan, come contributo al dialogo in atto su tutti i livelli, europeo, nazionale e regionale. La nostra Regione può acquisire una posizione di leadership nell’Adriatico come hub energetico, ma solo lavorando da subito e con determinazione potremo superare gli ostacoli allo sviluppo d’impresa determinati dalla dipendenza energetica di cui soffriamo. La riviera adriatica, infatti, ha una sua vocazione storica per la capacità estrattiva e gassifera. Purtroppo, negli ultimi anni a causa dell’effetto NIMBY, si sono susseguite politiche che hanno portato all’allontanamento di queste industrie: le industrie dell’oil&gas sono emigrate dall’Abruzzo. Ad oggi abbiamo ancora la possibilità di recuperare il patrimonio gassifero, che potremmo sfruttare per il soddisfacimento delle necessità del nostro territorio. A corredo di tali imprese, esiste una filiera che può essere riattivata. Inoltre, il nostro territorio adriatico si presta molto bene allo sviluppo delle normali fonti rinnovabili, solari ed eoliche, sebbene frenate dalle legislazioni che hanno rallentato lo sviluppo di campi fotovoltaici ed eolici. Dobbiamo assolutamente vincere questa partita, che attualmente ci vede giocare ad armi impari con altri Paesi anche europei.”

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