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«Il Consiglio comunale con il suo voto convinto e ponderato sui fatti ha finalmente sanato un’evidente e non più accettabile disparità con la quale l’Amministrazione risultava penalizzata nel CdA della società pluripartecipata in house providing Ambiente SpA. La mia proposta mirava a riequilibrare il peso azionario con quello rappresentativo, poiché il Comune di Pescara è titolare dell’84% del pacchetto azionario a fronte di due soli componenti su cinque. L’innalzamento a tre nomine toglie Pescara da un’assurda situazione di minorità e la propone come referente e artefice principale del Consiglio di amministrazione di Ambiente. Tutte le polemiche ascoltate in questi giorni, condite da strumentalizzazioni politiche degne di miglior causa con uso e abuso di termini impropri e forzatamente allarmistici, si sono rivelati per quel che erano: fumo sollevato per mascherare carenze di idee nel dibattito e un palese disinteresse sul ruolo di questa città su un tema così delicato come la gestione dei rifiuti. Vorrei ricordare che Pescara, con questa guida amministrativa, ha intrapreso un deciso itinerario virtuoso certificato a marzo da un organismo importante e qualificato come la Banca europea degli investimenti che ha finanziato per 35 milioni di euro un dettagliato e strategico progetto su transizione verde, economia circolare e politiche di coesione sociale dell’Unione Europea, che prevede un nuovo impianto a digestione anaerobica dei rifiuti, il rinnovamento di impianti di riciclaggio esistenti, l’efficientamento energetico di 55 edifici pubblici e scolastici e l’acquisto di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale (veicoli elettrici, ibridi o alimentati a bio metano). Il solo digestore consentirà un abbattimento secco del 50% delle problematiche legate ai rifiuti. Siamo orgogliosi di queste scelte che vanno a beneficio di tutti i pescaresi e dello snellimento delle procedure che otterremo dalla maggioranza in CdA di Ambiente».

Carlo Masci

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