Ora è ufficiale. I rumors delle settimane passate, sono stati confermati dalla firma apposta sul contratto.
La D’Annunzio Pescara è entrata a pieno titolo nella ormai grande realtà della Cantera Adriatica Pescara.
Dalla prossima stagione agonistica, il team biancorosso fondato circa 17 anni fa da Giovanni Mincarini manterrà il suo nome originario pur entrando a far parte della Cantera.
Ricordiamo che Mincarini, oggi 80enne, è anche l’allenatore abruzzese più longevo e nella sua carriera ha fatto crescere intere generazioni di calciatori, molti dei quali hanno avuto anche una buonissima carriera professionistica. Da Lupo a Cordella, da Sansonetti a Dalla Costa, per arrivare di recente ai vari Mele, Di Pinto, Barbetta, Teraschi e tanti altri.
Sia Mincarini sia Massimo Giannetti – presidente della Cantera – hanno espresso massima soddisfazione per questo passaggio di consegne molto significativo, con la convinzione che possa rappresentare un ulteriore rilancio delle ambizioni di queste ‘realtà modello’ del calcio giovanile abruzzese.
Questo passaggio ha per Mincarini un ulteriore significato, perché vuol dire in qualche modo fermarsi definitivamente con il calcio dopo oltre 60 anni di attività, da calciatore prima e da allenatore e dirigente poi.
Da quando si è sparsa la notizia, è stato letteralmente sommerso dai messaggi di affetto.
Giovanni Mincarini saluta tutti con una lettera aperta:
“Da circa due anni stavo pensando di lasciare definitivamente il calcio, dal momento che la fatica e l’età mi davano indicazioni in tal senso. Ora è arrivato il momento giusto. Ho avuto modo di conoscere persone serie che vogliono fare qualcosa di diverso per i ragazzi e per il loro futuro calcistico e di vita. La D’Annunzio proseguirà il cammino più forte che mai, con i suoi straordinari campionati conquistati con tanti sacrifici (Juniores d’élite, Allievi regionali e Giovanissimi regionali).
A Massimo Giannetti dico che è bravo, è appassionato, merita quindi tutto il bene possibile. La D’Annunzio passa in buone mani, ne sono certo.
In questi giorni ho ricevuto moltissimi attestati di stima e di affetto, che mi hanno fatto tornare indietro nel tempo.
Mi sono emozionato, non lo nego, ringrazio tutti, uno per uno, vi ricorderò per sempre.
Credo di aver lasciato un segno nel calcio, innanzitutto come persona seria.
Ho ottenuto bellissime soddisfazioni e anche qualche piccola delusione come è normale nella vita e nello sport, ma sempre con massima onestà e amore nei confronti dei ragazzi che ho avuto la fortuna di allenare.
Il calcio è uno sport meraviglioso, mi ha cambiato la vita”.
Ora il testimone passa a Massimo Giannetti, numero uno della Cantera Adriatica Pescara: “Con Giovanni Mincarini abbiamo trovato presto tanti punti in comune. È un uomo straordinario, faremo il possibile per continuare al meglio la sua opera”.