Lucio Marcotullio – Mille mani, una sola anima è il titolo del libro curato da Luigi Di Giosaffatte, direttore generale di Confindustria Chieti Pescara, dedicato al ricordo del grande imprenditore, politico, manager e mecenate scomparso nel settembre 2020. L’Associazione degli industriali ha celebrato il professore Lucio Marcotullio anche nella Città di Pescara alla presenza del Sindaco Carlo Masci e di molti che hanno avuto l’opportunità di conoscerlo.
Il volume è stato presentato oggi 5 luglio nella Sala Consiliare del Comune di Pescara con una introduzione di Alessandro Addari, Vice presidente di Confindustria Chieti Pescara e le testimonianze di Michela Ridolfi, giornalista, Galliano Cocco, psicosociologo e docente di strategia della comunicazione aziendale all’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, Michele Borgia, presidente Bcc Cappelle sul Tavo, Massimo Sargiacomo professore ordinario in Economia aziendale dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara. Ha chiuso i lavori Luigi Di Giosaffatte, direttore generale di Confindustria Chieti Pescara, ideatore e curatore del volume.
Mille mani, una sola anima: cinque parole con le quali il Professore definiva l’abito Brioni, ma che sono anche la summa di un modello organizzativo che ha consentito di esportare nel mondo il bello e ben fatto, binomio cardine del Made in Italy, mantenendo al contempo una grande focalizzazione sul lavoro manuale e artigianale. Il suo engagement poi con i dipendenti lo ha reso un precursore di azioni di welfare e di job sharing moderne: il prezioso saper fare non doveva restare appannaggio di pochi artigiani, bensì era necessario dare continuità generazionale alle preziose professionalità abruzzesi. Aveva pensato ad una azienda che fosse forte, fondata sul binomio economia e società, in un modello di fabbrica che diventa ecosistema di un territorio, similmente a quanto realizzato da un altro grande imprenditore illuminato come Olivetti. Marcotullio è stato un imprenditore intelligente e uno studioso brillante, che ha costruito con l’impegno quotidiano un pezzo di storia della nostra comunità. Ha saputo guidare le associazioni degli industriali di Pescara e d’Abruzzo con leadership determinata e attenta a tutte le istanze e i cambiamenti sociali che in quegli anni hanno dato forma all’economia attuale del nostro territorio. Valori, creatività e impegno civile sono tre degli insegnamenti evidenziati dall’enorme compendio costituito dalla sua eredità morale.
“Con questa pubblicazione Confindustria Chieti Pescara ha voluto lasciare una traccia indelebile dell’identità valoriale di Lucio Marcotullio che si traduce in un lascito culturale ed economico straordinario per l’area vestina, per l’Abruzzo, per il nostro amato Paese e per l’alta moda sartoriale nel mondo. L’opera che abbiamo costruito attorno alla sua figura non vuole essere soltanto un tributo alla sua memoria, ma anche una esortazione alle giovani generazioni del Terzo Millennio. Ispirandosi all’esempio di Lucio Marcotullio, auguro loro di saper sempre coniugare lo sviluppo dell’economia con la sostenibilità sociale delle azioni politiche e amministrative, con la crescita culturale. In altre parole, di saper sempre mettere al centro la persona, come detentrice indiscussa di dignità, identità e spiritualità”, ha dichiarato Luigi Di Giosaffatte.
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Lucio Marcotullio
Cavaliere del lavoro, Lucio Marcotullio è nato a Penne (Pescara) nel 1933. Dopo la laurea in economia e commercio, nel 1957, all’Università La Sapienza di Roma, diventa revisore ufficiale dei conti e ordinario di Economia aziendale. Nel 1959, con la fondazione della Roman Style S.p.a., crea in Penne uno dei più grandi centri produttivi dell’Abruzzo e del meridione d’Italia. In quarantotto anni di attività manageriale e imprenditoriale contribuisce anche ad accrescere la rinomanza del lavoro italiano all’estero. Nel portare avanti la sua attività ha curato, con impostazione veramente innovativa, la formazione delle risorse umane, recuperando la tradizione sartoriale abruzzese. Tante le iniziative promosse: contatti e collaborazioni con università e istituzioni, formazione continua, stage aziendali, tesi universitarie, premi letterari (Premio Penne fino alla XXXII edizione, presidente Vincenzo Cappelletti), restauri, master, convegni, ricerche e pubblicazioni. È riuscito a mobilitare risorse e ad attivare tutte le componenti locali a livello sociale, politico e culturale.
Nel 1985, per dare continuità produttiva alla qualità Brioni, ideò e fu direttore di una scuola superiore di sartoria per formare maestri sarti con giovani selezionati dopo la scuola dell’obbligo. Dal 1988 al 1995 fu presidente di Confindustria Pescara. Nel 1997 costituì e fu presidente della Fondazione Nazareno Fonticoli, con sede a Penne, per l’aiuto dei giovani da avviare al lavoro e la valorizzazione e la tutela delle bellezze e della storia di Penne. Nel 2000 costituì la Fondazione ForModa, ente di formazione accreditato presso la Regione Abruzzo. È stato sindaco di Penne per due mandati fino al 2001. Lunga la lista delle cariche pubbliche da lui rivestite. È morto il 5 settembre 2020.