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Salirà sul palco del Flaiano domani, sabato 2 luglio, Maximiliano Manzo, detto Maxi, classe 1987 e componente del CRAM – Consiglio regionale Abruzzesi nel Mondo – vincitore del Premio Flaiano per la prima edizione Under 35 della sezione di Italianistica intitolata a Luca D’Attanasio.

Il Premio Internazionale Flaiano di Italianistica “Luca Attanasio” è stato promosso nell’ambito della 49esima edizione dei Premi Internazionali Flaiano in collaborazione con il ministero degli Affari esteri, della cooperazione internazionale e con gli istituti italiani di cultura all’estero, con lo scopo di promuovere la cultura italiana nel mondo attraverso le giovani generazioni che utilizzano le nuove tecnologie. Sarà consegnato per la categoria “over” a tre autori e per la categoria “under 35” a un unico autore, le cui opere hanno per oggetto argomenti di cultura italiana, pubblicate all’estero in lingua italiana o straniera e attraverso le nuove tecnologie (cortometraggi, spot, testi).

La giuria, composta da esperti di cultura internazionale, ha indicato in Maxi Manzo, ideatore, sceneggiatore e interprete del docufilm “El Vestido de Dora”, l’autore più rappresentativo tra i giovani che utilizzano nuovi strumenti di comunicazione per la promozione della cultura italiana. In questo caso, la cultura di riferimento è quella del centro-sud d’Italia, prevalentemente quella regionale abruzzese.

Il documentario racconta l’esperienza dello stesso Manzo e di altre persone che, come lui, hanno intrapreso un percorso di ricerca delle proprie radici, con l’idea di trasmettere un messaggio positivo che invogli altri italo-discendenti a realizzare la stessa esperienza. La sua narrazione parte da Tornareccio, paese d’origine della nonna Dora, che con i suoi racconti sulle tradizioni e le storie d’Abruzzo ha segnato la sua giovinezza, spingendolo a conoscere da vicino i luoghi che gli descriveva fin da piccolo. Attraverso le testimonianze dei nonni italiani emigrati in Argentina (il nonno era molisano) e i numerosi filmati dell’archivio di famiglia, il documentario si sviluppa attraverso il racconto della comunità italiana d’oltre oceano negli anni ’60 e la nascita di nuovi costumi che rappresentano la fusione delle tradizioni di entrambi i Paesi. Viene anche messo in luce il ruolo delle comunità italiana e abruzzese in Argentina, che con le loro reti associative e le tante attività, incoraggiano i giovani discendenti ad esprimere le proprie vocazioni.

Maxi Manzo riceverà il Premio direttamente da un alto esponente del Ministero degli Esteri, che ha fortemente voluto questo riconoscimento per ricordare la figura del console Luca Attanasio. La serata di gala si svolgerà al teatro D’Annunzio, nell’ambito della prima delle due serate finali del Flaiano.

Il docufilm ha ricevuto un sostegno economico da parte del CRAM sulla base degli avvisi per contributi per attività culturali anni 2020 e 2021 messi in campo dalla regione Abruzzo e gestiti dall’Ufficio Emigrazione.

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