Riscontro con stupito rammarico come non sia la prima volta che l’opposizione esce sulla stampa e sui social con comunicati volti a denigrare l’azione dell’Amministrazione Comunale o a rimarcare quanto, secondo le loro precarie e incerte conoscenze giuridiche e amministrative, l’operato stesso del Sindaco sia contrario ai regolamenti, se non pericoloso e inopportuno.
Negli ultimi giorni c’è già stato il caso delle strisce pedonali con le scritte motivazionali positive, accusate inopportunamente di essere gravemente irregolari (con l’utilizzo di parole assolutamente inadeguate e fuori luogo): un maldestro tentativo di aizzare i cittadini contro l’amministrazione che si è sgonfiato da solo, rivelandosi peraltro privo di ogni fondatezza, come dimostrato da un Parere Tecnico da noi già in precedenza richiesto, che ha attestato il pieno rispetto del Codice della Strada.
Oggi invece il tiro delle accuse si alza gravemente di livello e apprendiamo con stupore e sconcerto dei dubbi sollevati, tramite pesantissime illazioni, sulla legittimità della nomina di Sandra Santavenere a Presidente dell’Azienda Speciale di Montesilvano.
Le parole usate dall’opposizione per commentare tale nomina sono: “ennesima incredibile e grave disattenzione rispetto alla nomina della presidenza”, “situazione ai limiti del farsesco”, “non ci spieghiamo affatto le ragioni di simili distrazioni, se siano da ricondurre a misconoscenza di norme e regolamenti”, “episodi grotteschi e ridicoli come questo”.
Ringrazio le opposizioni per queste lezioni di diritto amministrativo casalingo che ammanniscono, ma le informo che non ne abbiamo bisogno, perché prima di procedere alla nomina di Sandra Santavenere abbiamo accuratamente letto i principi generali che governano queste nomine e, contrariamente a quanto loro dicono, non sussiste nessuna incompatibilità.
Nella fattispecie l’Art. 1 del D.Lgs. n. 39 del 2013 (da essi malaccortamente richiamato) inibisce l’eleggibilità, da parte di chi abbia assunto nei due anni precedenti il ruolo di assessore, solo nel caso in cui, come espressamente specificato al comma k), si comporti “l’esercizio in via esclusiva delle competenze di amministrazione e gestione”. Cosa che non accade assolutamente per la nostra Azienda Speciale montesilvanese, dato che il suo Presidente ha compito di dare indirizzo politico, ma non ha deleghe gestionali dirette, che per Statuto spettano al Direttore, tanto che il suo Presidente non ha neanche rappresentanza legale.
A questo punto viene il dubbio che i consiglieri PD e Cinque Stelle o non abbiano compreso il senso del Decreto 39/2013 oppure che nella sua lettura non siano arrivati neanche al comma K) del primo articolo. Sempre che sappiano come funziona l’Azienda Speciale di Montesilvano.
L’unica cosa certa in questa situazione è che – per usare le loro stesse parole – di “grave”, “farsesco”, “ridicolo” e “grottesco” ci sono soltanto le blandissime conoscenze amministrative dell’opposizione PD e Cinque Stelle, che così facendo invece di mettere in cattiva luce il sottoscritto, gettano soltanto il discredito assoluto su loro stesse, dimostrandosi assolutamente inaffidabili e incapaci ad amministrare.
Mi fa piacere che tra i firmatari di questa ennesima baggianata non ci sia il nome del consigliere PD Enzo Fidanza che, da politico esperto e coscienzioso, ha evitato di aggregarsi ai suoi colleghi. Con lui, persona responsabile che riveste un ruolo politico importante nella costruzione della Nuova Pescara, si sta pensando insieme a cose ben più serie e che interessano davvero i cittadini, piuttosto che correre dietro polemiche spicciole davvero di livello bassissimo.