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<Dopo mesi di attacchi irresponsabili sulla situazione di bilancio del Comune rivolti al sindaco e all’assessore da chi invece avrebbe dovuto fare mea culpa, sono molto felice oggi di annunciare alla comunità pescarese che dalla Conferenza Stato-Città è emersa la soluzione che stavano aspettando e per la quale abbiamo quotidianamente lavorato in questi ultimi due mesi>. Non nasconde la sua soddisfazione l’assessore comunale al Bilancio Eugenio Seccia che questa mattina ha reso noto che è alla firma del ministro dell’Interno il provvedimento che assegna all’amministrazione adriatica la quota di maggior rilievo del contributo complessivo disponibile, di 22,6 milioni di euro, destinato a otto città italiane e tra queste Pescara risulta essere la località demograficamente più grande. Il decreto interministeriale consentirà al Comune di superare le sofferenze finanziarie indotte dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 18 del 2019; come si ricorderà, il ministero dell’Economia e Finanze aveva imposto al Comune di Pescara la restituzione in dieci anni, in luogo dei 30 precedentemente stabiliti, del prestito di 33 milioni concesso nel 2015 all’amministrazione Alessandrini. Una modifica delle scadenze frutto della stessa sentenza n. 18, che era piombata sui conti comunali come un fulmine a ciel sereno. L’intensa attività condotta per trovare una soluzione alla difficile situazione venutasi a creare sotto il profilo finanziario ha dunque trovato una rilevante via d’uscita.

<Il rischio più grande – ha continuato Seccia – sarebbe stato quello di non poter garantire tutta quella serie di servizi che soprattutto adesso, in una fase di grande sofferenza internazionale e di incremento dei costi per le forniture di energia e materiali, ci avrebbe esposto a un forte rallentamento dell’attività amministrativa. Sono molto dunque molto felice per l’esito favorevole di questa complicata vicenda e dell’impegno condiviso con il sindaco Masci che ringrazio per le parole che ha usato nei miei confronti>.

Lo stesso componente dell’Esecutivo ha infine precisato che ora non resta che attendere la firma del Ministro, attesa a giorni, che consentirà di rimodulare, attraverso una variazione di bilancio, la gestione contabile e finanziaria andando anche a restituire il maggior onere richiesto.