Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi relatori rappresentanti della Regione, dell’Amministrazione Comunale e partner di progetto (in allegato la locandina). Oltre alla presenza dell’ECAD 9 (di cui è Capofila Francavilla), dell’ ECAD n. 8 Cheti e l’ECAD Marrucino (capofila Guardiagrele), l’ATS è stata qualificata con la presenza della Confesercenti Regione Abruzzo, la Confartigianato Chieti-L’Aquila , la CNA Abruzzo e la UILTUCS Abruzzo. L’occasione ha consentito, tra l’altro, di fare il punto sui risultati del progetto e sul futuro delle politiche per la famiglia sia a livello comunale , che regionale. Il finanziamento di oltre 200.000 euro ha consentito di erogare voucher fino a 3.600 euro a 100 donne impegnate nelle attività di cura verso i minori, anziani non autosufficienti e diversamente abili, che hanno potuto acquistare in questi 4 anni servizi di conciliazione (doposcuola, servizi allo studio, centri estivi, baby sitter, assistenza domiciliare, centri diurni,etc.). “Questo progetto ha alcuni elementi di grandi novità, che andranno valorizzati per il futuro delle politiche sociali” a dirlo la Presidente del Consiglio Comunale Francesca Buttari, che all’epoca del finanziamento era assessore alle Politiche Sociali, “primo fra tutti la costituzione di un catalogo di 70 fornitori, che ha consentito alle famiglie di poter scegliere da chi acquistare il servizio necessario.. Questa modalità di accesso qualifica i servizi sociali e li avvicina ai bisogni reali delle famiglie, che possono scegliere in un sistema trasparente e accreditato dal sistema pubblico” . “Unika” prosegue la Buttari ” nasce in anni importantissimi per l’Amministrazione Comunale di Francavilla. Nel triennio 2017-2020 abbiamo vinto numerosi progetti che hanno consolidato la nostra capacità di progettazione e di accesso al finanziamento pubblico aggiuntivo e la nostra capacità di fare rete con gli altri ambiti sociali”.
“Proprio da questa rete” prosegue l’Assessore alle politiche sociali Leila di Giulio”, siamo ripartiti per la progettazione del PNRR e questo è stato sicuramente un grandissimo valore aggiunto. Grazie a questo nuovo finanziamento, alle risorse del piano sociale, continueremo ad investire sulle politiche di conciliazione fra vita lavorativa e familiare, convinti che il sistema dei servizi debba essere sempre più solido per consentire alle donne di lavorare e di farlo con serenità”.La seconda linea del progetto, realizzata dalle parti sociali, ha posto in essere un’azione di sistema per il sostegno alla diffusione e alla promozione di sistema di welfare aziendali e per il supporto allo sviluppo di progetti pilota sul territorio, attraverso l’introduzione di forme di flessibilità (lavoro agile, smart working, banca delle ore) e all’introduzione di offerte di servizi per la conciliazione (nidi aziendali, baby parking, ludoteche, etc). All’interno del sistema imprenditoriale locale , l’ATS ha individuato imprese interessate a progetti pilota sperimentali per la costruzione di sistemi di welfare aziendali o interaziendali in esito a processi di sensibilizzazione, informazione e analisi sul territorio di riferimento.
Un’ultima riflessione su questa linea arriva da Sonia di Naccio referente progetto Unika per Confesercenti Abruzzo: “Noi parti sociali coinvolte dal progetto UNIKA, Confartigianato, Cna, Confesercenti e Uiltucs, abbiamo rilevato le esigenze di lavoratori ed aziende e sperimentato un modello di welfare aziendale per le micro, piccole e medie imprese che caratterizzano il territorio. L’obiettivo che ci eravamo posti, in fase progettuale, era quello di poter rendere agevole l’utilizzo di uno strumento così importante per il benessere di lavoratori ed imprese, ed oggi abbiamo la consapevolezza che ciò può avvenire soltanto attraverso la costituzione di una rete di welfare, una vera e propria alleanza tra imprese, amministrazioni pubbliche e servizi che operino insieme per garantire la produttività aziendale attraverso misure di conciliazione vita-lavoro e supporto al reddito famigliare e personale”