Terrà, l’ambiente in cui vivremo. Da questa mattina all’Aurum di Pescara riflettori nazionali e non solo accesi sul primo Forum della Transizione energetica. Interviste a Grazia Francescato e all’assessore regionale all’energia Nicola Campitelli.
Un riconoscimento a sorpresa all’attivista Rolando Marini, la bandiera blu sventolata con orgoglio dal primo cittadino Carlo Masci, e uno show culinario a cura di Alessandro Circiello, personaggio poliedrico, divulgatore scientifico alimentazione RAI, consulente istituzionale e chef. Il tutto magistralmente moderato dalla giornalista Monica Setta.
È stata inaugurata così la prima giornata di terra, in corso all’Aurum fino a venerdì. Ai saluti istituzionali del sindaco di Pescara sono seguiti quelli di Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio Regionale e l’intervento di Nicola Campitelli, che ha illustrato la volontà del forum di diventare punto di riferimento nazionale ed europeo sulla materia. Lo stesso Campitelli è stato tra i protagonisti dell’iniziativa in rappresentanza dell’assessorato che maggiormente si è speso per la realizzare dell’evento.
Tornando al primo cittadino: “La transizione ecologica non è la festa dell’albero una volta all’anno. Significa impegno concreto di tutti e non può essere solo una frase. In tal senso, per la nostra città abbiamo trasformato tutti i lampioni in luci a led e stiamo cercando di fare un biodigestore per lo smaltimento dei rifiuti. Solo per fare due esempi”
La manifestazione entrale vivo con il professore universitario de La Sapienza, Livio De Santoli, che ha mostrato una serie di diagrammi e schemi commentando: Per invertire il trend gioca un ruolo fondamentale l’amministrazione pubblica: dal centro alla periferia devono andare tutte nella stessa direzione. La quantità di energia che si risparmia sarà il risultato finale. Dietro alla transizione c’è il risparmio del singolo cittadino ma anche di tutte le istituzioni e le imprese. Ovviamente il mercato di riferimento andrà modificato, le regole sono ancora quelle di vent’anni fa e più, quando non c’era l’uso le energie rinnovabili”.
Interessanti anche gli interventi della prima tavola rotonda “la nuova energia e la sostenibilità del paese” con Maria Coronato, direzione Economia Circolare del ministero della Transizione ecologica, Riccardo Toto direttore generale Renexia (della holding Toto Costruzioni) che ha puntato sull’importanza di una burocrazia più rapida sul modello americano e sulla necessità di unificare i referenti istituzionali per permettere procedure più veloci, Paolo Arrigoni membro della XIII Commissione permanente Territorio, ambiente e beni ambientali del Senato. In collegamento è poi intervenuto Fabrizio Iaccarino in rappresentanza di ENEL Italia. Tra gli ospiti anche Umberto Minopoli presidente Associazione Italiana Nucleare. Gennaro Strever presidente della CCIAA ha invece ribadito la necessità di puntare sull’idroelettrico, unica vera àncora di salvezza da sfruttare insieme all’eolico e all’energia solare.
Così invece Alfonso Pecoraro Scanio: “Viviamo in un’epoca in cui tutti sono diventati ecologisti. Almeno a parole. Il problema è proprio questo, la misurabilità delle iniziative e degli impegni annunciati e presi. Abbiamo bisogno di una continua azione di monitoraggio e intervento” durante il suo intervento l’ex ministro dell’agricoltura e presidente Fondazione UniVerde ha poi invitato a salire sul palco Rolando Marini, attivista di 80 anni, romano, vive a Jesi e pianta alberi da sempre. Al signor Marini è stato consegnato un diploma della UniVerde per la messa a dimora è l’amore profuso per garantirne la crescita. “Tengo a precisare – afferma Marini – che faccio tutto questo per spirito di partecipazione e perché sono convinto che sia necessario. Dove c’erano degli alberelli ora ci sono dei boschi e voglio continuare”.
Le conclusioni della prima parte sono state affidate alla navigata Grazia Francescato, attivista, già deputata, giornalista, scrittrice, che tra citazioni di Ovidio e di D’Annunzio ha condiviso la sua esperienza pluridecennale ribadendo come “50 anni fa, c’era già tutto sul tavolo, ora abbiamo un ritardo di mezzo secolo e abbiamo davanti solo 10 anni per fare qualcosa. Ormai scalciano i fattori T, tempo e il fattore C, complessità. Se ci avessero ascoltato prima, questa transizione non sarebbe stata così caotica e forsennata. Ma dobbiamo avere un orizzonto di speranza e questo secondo me c’è: ci sono dei punti luce (associazioni, iniziative, campagne) che però non fanno costellazione, non si mettono insieme quindi non creano un cambio di sistema. È questo che dobbiamo auspicarci, è qui che dobbiamo puntare”.
La seconda parte è partita alle 14:30 con l’assessore Isabella Del Trecco che punta al cambiamento dell’energia lineare a quella circolare e al richiamo della cittadinanza attiva e al presente/futuro dei ragazzi.
A seguire si è svolta una nuova tavola rotonda alimentata da Giuseppe Savini, presidente ARAP Abruzzo, Domenico Greco AD Società Chimica Bussi, Michele Zilla consigliere d’amministrazione Cobat Ecofactory, Paolo Accastello direttore stabilimento Sevel e Manlio Cocchini AD Ico-Industria cartone ondulato.
Così Greco: “siamo alla guida del primo progetto finanziato in Italia con Life per dare vita a delle stazioni di rifornimento di autobus ad idrogeno, sempre con idrogeno recuperato dalle nostre produzioni. Questo ed altri progetti candidano il sito di Bussi ad una ulteriore espansione industriale”. Aggiunge Accastello: “tra i nostri goal quello di rendere meno energivori i nostri impianti e convertirci alle rinnovabili”.
Si riallaccia al tema dell’idorgeno, Cocchini: “bisogna essere chiari, l’idrogeno non è pronto tal quale, ma ci vogliono le tecnologie e il know how per ricavarlo. Siamo l’unica azienda in Italia del settore a capitale famigliare e ci occupiamo da sempre di produzione della carta il cui riciclo circolare è nativo”.
Giuseppe Savini parla di carbon free specificando che “la competitività delle imprese abruzzesi non può prescindere dal costo dell’energia e, dunque, bisogna riuscire a fare dell’Abruzzo una regione carbon free, obiettivo strategico non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico”.
La seconda parte del pomeriggio si è sviluppata intorno agli interventi di Massimo Papa, presidente ambiente S.p.A, Massimo Ranieri direttore generale Ecolan, Giuseppe Di Marco presidente Legambiente, Patrizio Schiazza segretario regionale Ambiente, Francesco Di Luca R&D Innovations Manager ITALFUID membro di Confindustria, Eleonora Rizzuto coordinatore nazionale Goal Agenda 2030.
Così Ranieri: “La Eco.Lan S.p.A. è una società per azioni a totale capitale pubblico costituita da 63 Comuni Soci (equivalenti a 71 comuni abruzzesi) e che soddisfa le esigenze legate alla gestione integrale dei rifiuti, ovvero raccolta, trasporto, recupero/riciclo e smaltimento dei rifiuti urbani di una popolazione di circa 220.000 abitanti, residenti nel vasto territorio Frentano, Sangro-Aventino, Ortonese-Marrucino e Alto Vastese”.
Tra gli ospiti di punta, dulcis in fundo, Vannia Gava, sottosegretario di Stato per l’Ambiente che come già annunciato su Twitter lavora alacremente per la “semplificazione e la sburocratizzazione al fine di agevolare gli investimenti nelle energie rinnovabili. Bisogna continuare ad investire in un mix energetico”.