Oggi in conferenza stampa presentiamo una risoluzione per le criticità, ma anche per il potenziamento, della Chirurgia generale a indirizzo Senologico del presidio ospedaliero Bernabeo di Ortona.
Una risoluzione che mira a far prendere impegni concreti alla Giunta regionale, dopo esserci occupati svariate volte delle criticità che rendono difficili le cure per tante donne. In diverse occasioni ci siamo occupati della chirurgia senologica di Ortona: lo abbiamo fatto con visite ispettive, Commissioni, interpellanze (alcune delle quali premonitrici di quello che sarebbe accaduto, come nel caso del chirurgo plastico che sarebbe andato via, come poi si è verificato), note stampa.
Abbiamo ascoltato con attenzione quanto è stato riferito dalla dott.ssa Rosanna D’Antona, Presidente nazionale di Europa Donne Italia e dalla dott.ssa Benedetta Ceresani, rappresentate abruzzese di Europa Donne Italia, nella Commissione regionale del 10 marzo 2022, senza che la Commissione prendesse nessuna iniziativa.
Oggi vogliamo presentare questa risoluzione, che è sottoscritta da tutti i Consiglieri di centrosinistra: Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Dino Pepe, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Sandro Mariani e Marianna Scoccia.
Vogliamo chiedere impegni concreti su tante criticità di questa UOC, ma anche invitare a valutare progetti migliorativi che possano potenziare il centro di Ortona e migliorare le cure delle donne.
La Senologia di Ortona nasce il 10 aprile del 1996 e diventa U.O.C. nel 2008 con 8 posti letto. La qualità del lavoro svolto sotto la direzione del Prof. Cianchetti ha fatto sì che dal 2015 la Senologia di Ortona sia diventata uno dei 21 centri italiani con certificazione di qualità EUSOMA, riconfermata nel recente audit del 13 e 14 ottobre 2020 e nella successiva verifica annuale del 20.07.2021, ma ora che ci si appresta ad un nuovo audit (luglio 2022), alcune criticità rischiano di rendere difficile la riconferma.
In Italia i centri certificati Eusoma sono 15 città, di cui solo 3 del centro sud: Roma (San Giovanni dell’Addolorata), Catania (Humanitas), Ortona (ASL Lanciano-Vasto-Chieti). La caratteristica principale e punto di forza della Senologia di Ortona è la personalizzazione del percorso terapeutico. Inizia così un’alleanza terapeutica che dura negli anni e che condiziona positivamente il percorso del Paziente e facilita l’attività degli specialisti che successivamente lo incontreranno. Questo modo di agire, perfezionato negli anni, ha fatto sì che la Senologia di Ortona, in quasi 26 anni, si sia fortemente radicata nel territorio e goda della stima e dell’affetto della popolazione (come dimostra il 51% di mobilità attiva intraregionale e non solo) e delle organizzazioni femminili. L’approccio integrato che migliora la qualità della vita delle donne con il cancro al seno è presente solo in due centri del centro-sud d’Italia: Ortona e il Gemelli di Roma.
La U.O.C. di Chirurgia Generale a indirizzo Senologico del P.O. di Ortona è inserita nel circuito Ospedali ONDA e risulta attualmente al 15° posto su 422 per volume annuale di interventi chirurgici, con un indice di gradimento di 4.1 su 5 nella categoria di “Migliori ospedali per tumore maligno della mammella” nel sito “Doveecomemicuro.it”, che è il più grande motore di ricerca della salute, gratuito e completo, con valutazioni istituzionali.
Nell’ambito del rapporto OASI 2020, a cura della CERGAS SDA Bocconi, la Breast Unit ASL 02 Abruzzo è stata individuata come una di quelle nazionali con migliori performance da PNE.
Tutto questo lo scriviamo per certificare la qualità di questo centro, che però non può più basarsi solo sulla professionalità e lo spirito di abnegazione di medici e personale.
Più volte abbiamo avuto modo di mettere in evidenza alcune criticità:
Chirurgo plastico
La chirurgia senologica dall’aprile 2018 aveva incardinato il dott. Ciliberto dopo la cessazione della costosa convenzione con l’INT di Milano. Nonostante varie rassicurazioni, la Direzione Aziendale non ha riconosciuto la sua attività, per cui il professionista, già da novembre 2020, aveva chiesto una mobilità extraregionale e dal 01 settembre 2021 si è trasferito presso l’Azienda di Cremona. Lo avevamo anche preannunciato nell’interpellanza discussa in Consiglio regionale il 15 marzo 2021, ma non siamo stati ascoltati e così la chirurgia senologica ha perso il suo chirurgo plastico. Preciso che la chirurgia fa comunque interventi di chirurgia plastica ricostruttiva, ma non quelli di una certa complessità.
La ASL e la Regione hanno così perso una delle poche, se non l’unica, professionalità qualificata presente in Abruzzo nel settore della chirurgia ricostruttiva non solo mammaria.
Come abbiamo avuto già modo di dire, per la certificazione EUSOMA, la cui verifica è prevista anche quest’anno nel mese di luglio, la presenza del chirurgo plastico è mandatoria: abbiamo impiegato anni per averne uno in organico dopo un lungo periodo di collaborazione con accessi mensili (molto costosi) con l’INT di Milano e ora lo si è perso.
Senza non poca fatica è stata sottoscritta una convenzione con la Azienza ospedaliera universitaria di Siena. Tale convenzione è però in scadenza al 31 maggio 2022 (dopo due mesi su tre di operatività). Pur prevedendo solo tre accessi mensili, la professionalità arrivata in Abruzzo (Prof. Donato Casella) è molto valida, tanto che chiediamo la sua proroga e un lavoro intelligente per trattenerlo in Abruzzo, affinché insegni anche ad altri medici. Utile sarebbe un gioco di sponda con l’Università.
Strumentazione
In data 16 gennaio 2021 si è rotto uno dei due ecografi in dotazione dall’U.O.C. utilizzati per l’attività assistenziale delle Pazienti oncologici. Dei 3 ecografi iniziali, attualmente dispongono di un solo ecografo donato nel 2013 dalla Onlus Gaia.
Dal mese di marzo 2021 è stato richiesto di reintegrare un ecografo, ma salvo le rassicurazioni di fondi PNRR per un ecografo, sono trascorsi un anno e mezzo e si continua con un solo ecografo vecchio di dieci anni. L’unico ecografo “superstite” – è ormai datato – ha segni di deterioramento e a questo punto è stato necessario, recentemente, ridurre alcune attività per garantire esigenze assistenziali prioritarie come la diagnostica interventistica pre-operatoria.
Medicina Integrata
Ad oggi l’Azienda non ha comunicato aggiornamenti circa il rinnovo della convenzione con il Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara per quanto attiene l’attività motoria adattata, nonostante le ripetute sollecitazioni
L’Ambulatorio di Medicina Integrata è unico nel Centro-Sud in una struttura senologica con certificazione EUSOMA e rappresenta un polo innovativo e attrattivo nell’ambito del percorso senologico.
L’attività motoria adattata, pur non rappresentando una prestazione LEA come agopuntura e nutrizione, costituisce l’asse portante sul piano concettuale e organizzativo di tutta l’attività dell’Ambulatorio di Medicina Integrata.
Il numero delle prestazioni erogate, in costante aumento grazie alla professionalità e alla disponibilità degli Operatori, non riesce a stare al passo con l’incremento della richiesta: è necessario un adeguamento delle risorse sia umane che logistiche.
I dati dell’attività sono stati sopra descritti.
L’Abruzzo dal 03.09.2021, seconda Regione dopo la Toscana, vanta la medicina integrata nel proprio PDTA oncologico della mammella.
Le attività dell’Ambulatorio sono sospese dal 01 marzo 2022 in assenza del rinnovo integrale della convenzione. Si spera che ciò possa avvenire prima dell’estate.
Personale medico e infermieristico e amministrativo
Attualmente sono in organico nella U.O.C di Chirurgia Senologica:
– 6 medici, compreso il direttore e un medico in avviso a tempo determinato in corso di stabilizzazione;
– 1 psico-oncologa a tempo determinato;
– la coordinatrice infermieristica solo parzialmente dedicata, dato che coordina altre due U.O. (ginecologia e P.M.A.) e ovviamente non riesce, nonostante gli sforzi, a garantire un livello appropriato di attenzione;
– n. 8 infermieri per attività ambulatoriali;
– n.10 infermieri per il reparto condiviso con la ginecologia;
– nessun personale amministrativo.
Si segnala che la U.O.C. di Chirurgia Senologica, nonostante le ripetute richieste di segreteria e le numerose richieste scritte e verbali del direttore U.O.C. attuale e precedente, non ha mai disposto di personale amministrativo a dispetto degli elevati volumi di attività e il rapido turnover.
La richiesta di personale dedicato di segreteria è anche finalizzata alla costituzione di call center per migliorare la qualità del rapporto con l’utenza.
Carenza di anestesisti
La sede di Ortona vede attualmente operativi 6 anestesisti dei 13 previsti in pianta organica, compresi quelli offerti dalla soluzione temporanea individuata dalla Direzione Aziendale (2 unità). Questo ovviamente impedisce, oltre ad un’adeguata programmazione operatoria, anche il realizzarsi delle curve di apprendimento necessarie per le tecniche anestesiologiche messe a punto e mirate in modo specifico alla chirurgia senologica. E’ imprescindibile infatti che – nonostante l’indubbia capacità tecnica degli Anestesisti esterni – la mancanza di una curva di apprendimento specifica comporti che non si effettui la metodica o che si possano verificare delle complicanze a danno della qualità assistenziale.
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La RISOLUZIONE non contiene solo un impegno a risolvere le criticità, ma anche a valutare una serie di nuove progettualità che potrebbero migliorare la cura della donna.
Ø Potenziamento in termini di risorse umane dedicate di fisioterapisti e
necessità di fisiatra in sede
Il trattamento fisioterapico viene garantito durante e dopo il ricovero, ma le visite fisiatriche da anni non vengono più eseguite nel Presidio di Ortona e le Pazienti sono inviate in consulenza presso lo specialista fisiatra del P.O. Vasto o provvedono autonomamente dopo la dimissione.
Ø Reparto oncologico di degenza
Migliorare la operatività del Presidio di Ortona in modo coerente con la principale vocazione oncologica e realizzare un reparto oncologico di degenza, di cui l’Azienda è sprovvista.
Ø Ambulatorio per le cure palliative
Costituzione di un ambulatorio per le cure palliative dedicato, che costituisca anche un trait d’union con gli Hospice di riferimento nel contesto del percorso di cura.
Ø Umanizzazione delle cure
Attuazione dei progetti inerenti l’umanizzazione delle cure, anche in collaborazione con le associazioni di volontariato, come previsto da indicazioni ministeriali e da EUSOMA.
Ø Creazione di un polo per la patologia della tiroide
Sebbene non strettamente inserito nel percorso senologico, ma fortemente inerente sul piano endocrinologico e come incidenza nella popolazione femminile, sempre nell’ambito del potenziamento delle attività dell’Ospedale di Ortona in modo coerente e sinergico, sarebbe utile creare un percorso per la patologia tiroidea (non esistente in Abruzzo) sulla base dell’esperienza di quanto realizzato in senologia.
Silvio Paolucci – Capogruppo PD
Rammarica il fatto che oggi siamo costretti a presentare una risoluzione per cercare di preservare quanto da noi costruito in passato, mentre avremmo voluto presentare un documento che implementasse e migliorasse quanto già intrapreso in passato.
Voglio ricordare che grazie al lavoro sinergico con le Associazioni di pazienti e con il Prof. Cianchetti fummo protagonisti al tempo di una serie di iniziative tra Eusoma, medicina integrata, chirurgo plastico. Oggi questi tre risultati sono messi in discussione: perché più volte per la certificazione Eusoma bisogna correre ai ripari all’ultimo minuto – come lo scorso anno; sul chirurgo plastico sono ad una convenzione a 60 giorni, sul percorso della medicina integrata sono ancora al punto di partenza nonostante siano trascorsi 4 anni.
Mi preme sottolineare come Ortona sia stata già menomata con la Ginecologia Oncologica, un reparto che si integrava con quello di Senologia per una risposta completa e di altissimo livello per tante donne che oggi sono costrette a recarsi fuori dalla nostra Regione.
L’appello che rivolgo alla Giunta Marsilio è che dopo 40 mesi si smetta di tagliare nastri per strumentazioni poi non funzionanti e si diano risposte concrete; l’elevatissima mobilità passiva è un dato inappellabile e significativo della sterile propaganda politica del centrodestra.