Oggi può essere una giornata storica per la città di Giulianova. La Deco Metalferro Amicacci, infatti, ha il primo di due match-point per chiudere la serie Scudetto, mandare al tappeto ancora una volta la Briantea84 Cantù, e cucirsi sul petto il triangolino tricolore da Campioni d’Italia. Dopo la vittoria esterna in Gara 1 a Meda, 70-67 il punteggio di una partita bellissima, oggi alle 17 al PalaCastrum la squadra di coach Carlo Di Giusto può chiudere i conti e regalare alla città uno storico alloro, a celebrare in modo straordinario i primi 40 anni di una delle più longeve realtà italiane del basket in carrozzina. Se dovesse vincere Cantù, invece, a prescindere dal risultato che maturerà al suono della sirena (non vale infatti la differenza canestri), la serie andrebbe alla bella, che si giocherebbe domani sempre a Giulianova. L’Amicacci si è dunque guadagnata in regular season il fattore campo, che va assolutamente sfruttato. Cantù però è squadra solida e di talento, abituata a giocarsi sempre qualcosa di importante: il team lombardo, infatti, è alla sua nona finale Scudetto consecutiva e poco più tardi di due settimane fa, a Pescara, ha trionfato nella Final Four di Coppa Italia battendo nella finalissima proprio Giulianova con il punteggio di 55-51. Dunque, quello di oggi è il terzo confronto diretto stagionale tra le due squadre, dopo una vittoria a testa e due partite giocate entrambe punto a punto. Ma se la Coppa Italia, in uno sport che brucia tutto alla velocità della luce, è già il passato remoto, il presente si chiama Scudetto e Gara 2 è appuntamento da non fallire per entrambe: Giulianova per chiudere la stagione in trionfo, Cantù per allungare di 24 ore la serie e rimettersi in gioco nella sfida senza appello di Gara 3. Mattatore nel primo appuntamento della serie è stato il grande ex Adolfo Damian Berdun, autore di 23 punti, con quattro triple decisive per indirizzare il match a favore degli abruzzesi, e oggi sarà l’osservato speciale di Simone De Maggi, il giuliese di nascita che è capitano della Nazionale e perno di Cantù, e dei suoi compagni. In caso di successo dell’Amicacci, sarebbe il ventiduesimo titolo italiano per coach Carlo Di Giusto, attuale allenatore della Nazionale maggiore, che è tornato ad allenare una squadra di club a distanza di sei anni, dopo i successi da giocatore e poi da tecnico del Santa Lucia Roma. Per la Briantea84, invece, una rimonta con 2 vittorie in 48 ore al PalaCastrum significherebbe nono titolo di Campione d’Italia, il settimo dal 2013.
Amicacci Giulianova a un passo dalla storia
Oggi Gara 2 della finale Scudetto