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“Nulla cambia a Fontanelle che continua ad essere sotto il controllo degli spacciatori e vittima di occupazioni abusive da parte di chi utilizza le case popolari Ater per fini illeciti. Tornare periodicamente in questa strada è un dovere che svolgo con orgoglio, sia come uomo che come rappresentante delle istituzioni. Fontanelle è un luogo simbolo della battaglia alla criminalità nelle case popolari. Da qui, ormai più di 20 anni fa, abbiamo acceso i riflettori su una realtà cittadina che fino a quel momento veniva ignorata e tenuta sotto una coltre di nebulosità. Tenere alta l’attenzione e non distogliere l’obiettivo dai luoghi sensibili è fondamentale per dare ai cittadini una reale possibilità di cambiamento. In alcuni luoghi le cose stanno migliorando in altri c’è ancora molto da fare. Quella per la legalità nelle periferie è una battaglia che si combatte tutti insieme: cittadini, istituzioni e organi di stampa, che continuano a dare voce a chi non ha più parole. E per questo li ringrazio”. Con queste parole il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari ha aperto la conferenza stampa tenuta questa mattina in Via Caduti per Servizio, per tornare a denunciare, con costanza, quanto accade a Fontanelle, quartiere popolare di Pescara.


“Le occupazioni abusive sono aumentate, ci sono famiglie che detengono il mercato illecito di sostanze stupefacenti e possiedono armi. Alcune zone del quartiere, come per esempio il parco pubblico, nelle ore serali sono di fatto interdette alla cittadinanza. Si sono verificati atti intimidatori verso alcuni cittadini che denunciano gli illeciti, alcuni di loro si sono trovati gatti bruciati davanti alla porta di casa. Qui la gente ha paura e dietro un’apparenza di tranquillità si cela l’esasperazione di tanti cittadini perbene che sono costretti a subire ogni giorno. Far crescere i giovani in ambienti come questo è ingiusto. Ci raccontano di babygang che si alimentano della paura dei cittadini e poi si riversano in altre zone della città procurando disagi e atti di microcriminalità di cui le nostre cronache cittadine ormai sono piene. Siamo stanchi della propaganda del centrodestra sul Ferro di cavallo, si vende l’abbattimento di una proprietà pubblica come panacea di tutti i mali ma così non sarà. Il problema si sposterà di pochi metri o in altre periferie. Per esempio alla fine della nuova strada pendolo c’è una costruzione incompiuta in cui i tossicodipendenti che comprano la droga, probabilmente nella vicina Rancitelli, vanno a consumare la dose. Un luogo dove nessuno interviene eppure è pieno di immondizia, siringhe usate per terra e materassi luridi”.

“Per risolvere il problema alla radice si deve attivare un posto fisso di polizia attivo 24 ore al giorno nei luoghi più sensibili, al fine di scoraggiare azioni criminali e, contestualmente, eseguire un censimento a tappeto in tutto il territorio per capire chi ha i requisiti e le carte in regola per soggiornare nelle case di proprietà pubblica. Regione e Comune devono applicare pedissequamente la legge 96/96 di Regione Abruzzo e procedere allo sfratto immediato di chi utilizza le case e i locali affini per delinquere e assegnarle immediatamente a persone oneste che stanno marcendo nelle graduatorie in attesa di un alloggio. Sono azioni fattibili per il centrodestra che è alla guida di Regione Abruzzo e Comune di Pescara. L’applicazione della legge e la buona volontà politica – conclude Pettinari – potrebbero dare finalmente ai residenti del quartiere di Fontanelle, e di altre periferie, la serenità che meritano da tempo”.