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Una lettera rivolta a tutti i Sindaci dei 32 Comuni coinvolti nel progetto con cui Ambiente SpA si propone di realizzare un impianto di produzione di biogas dal trattamento dei rifiuti organici. Questa l’iniziativa intrapresa dal consigliere comunale M5S Paolo Sola, per chiedere ai primi cittadini, alla vigilia del voto nell’Assemblea dei Soci, la giusta attenzione per una vicenda che potrebbe incidere in maniera sostanziale sul futuro del territorio pescarese

Il tema dell’opportunità di servire anche la provincia di Pescara con un impianto di questo tipo è reale e anche condivisibile – prosegue Paolo Sola – ma il problema è rappresentato da una proposta che arriva dopo aver perso i finanziamenti a fondo perduto del PNRR e che ora implicherebbe una spesa di 30 milioni di euro che, direttamente o indirettamente, ricadranno sulle spalle dei cittadini”.

Il riferimento è alla somma che servirà per realizzare l’opera, finanziata in parte (15 milioni di euro) da un prestito che il Comune di Pescara riceverà dalla BEI (Banca Europea per gli Investimenti) da restituire in 18 anni, e in parte (i restanti 15 milioni) dal coinvolgimento di un privato attraverso un project financing che gli garantirebbe la gestione dell’impianto per 15 anni.

Un connubio pubblico-privato che farà gli interessi solo di quest’ultimo sulla base di un accordo che  prosegue il consigliere Paolo Sola – ci legherebbe mani e piedi a delle clausole che costringeranno i cittadini a pagare una tariffa molto più elevata per il conferimento perché, indipendentemente dalla quantità di rifiuti che arriveranno, sarà Ambiente Spa, azienda partecipata e quindi pubblica, a dover garantire il guadagno del privato”. Dubbi anche su altri aspetti dell’accordo, che prevedrebbe ulteriori vantaggi per il privato a discapito dei Comuni.

“Nell’accordo di gestione si rinuncia sin da subito ad ogni futuro incentivo statale per la produzione di biometano destinandolo al privato – aggiunge il consigliere Sola – una somma che (per l’intero periodo di gestione) sarebbe di decine di milioni di euro che andrebbero nelle tasche del gestore anziché incassati dai Comuni per abbattere i costi della TARI o per ammortizzare il prestito da restituire alla BEI”.

Questioni che il consigliere M5S Paolo Sola ha già sollevato come membro nel Comitato di Controllo Analogo di Ambiente, e che ora rilancia all’attenzione dei Sindaci che siedono nell’Assemblea dei Soci. “E’ fondamentale che questi aspetti vengano sollevati e recepiti in quella sede, perché si eviti di dare seguito ad una proposta irricevibile e si valutino, invece, condizioni alternative nell’interesse di tutti i cittadini”.