CONDIVIDI

Dragaggio porto. Bando a dicembre

“Comprendiamo perfettamente che fare comunicati sia una necessità per ottenere visibilità, ma non è un’operazione semplice redigerli, specie se si devono citare e menzionare cifre e norme che siano capaci di renderli anche affidabili. In questo breve lasso di amministrazione al Movimento 5 Stelle non di rado è capitato di finire preda di abbagli colossali, rincorrendo scandali e catastrofi mai verificate né verificabili: l’abbaglio sul bilancio di previsione, per cui si volevano tagliare milioni di euro inesistenti, quello sul predissesto che valutava le aree di risulta in svariate decine di milioni di euro, ad esempio, per citarne di clamorosi.

La storia si ripete ora per una normale delibera con cui si concede utilizzo di servitù il cui corrispettivo di poche centinaia di euro viene ingigantito dai novelli ragionieri ipotizzando che il Comune possa “incassare oggi la considerevole cifra di 2 milioni di euro per tutti i 20 anni di servirtù”, adducendo a ciò il fatto che il valore stimato per quelle aree sia esorbitante!

Se ciò fosse vero, il soggetto destinatario di questo salasso bene avrebbe fatto ad acquistarli quei 35 metri di servitù, ma, calcolatrice alla mano, neanche a quel prezzo e per tutti quegli anni potrebbe arrivare a sborsare 2 milioni di euro.

Ancora una volta l’algoritmo politico-mediatico che i consiglieri del M5S del Comune adoperano deve forse essere registrato: perché non potrà mai accadere che l’Ente espropri un milione di metri quadri di aree verdi, non accade per appezzamenti di poche migliaia di metri ad esempio il Parco Nord, figuriamoci per le ipotesi fantasiose a 5 stelle.

E’vero invece il contrario: la delibera della servitù licenziata nell’ultimo Consiglio è solo l’ultima di tante altre delibere che hanno utilizzato lo stesso metodo di calcolo nel corso di tutti questi anni (almeno dal 2000 a ora) e che non hanno prodotto quelle catastrofi oggi immaginate dai pentastellati, anzi per le situazioni di esproprio che questo Comune ha dovuto operare, sia pure molto limitatamente, per aree similari a quelle in discussione il prezzo pagato è stato assolutamente in linea con il valore delle aree verdi e che mai hanno risentito delle valutazioni fatte per diritti di servitù.

In conclusione, di questa vicenda, l’unico a doversi dolere è forse il provato destinatario che ha richiesto il diritto di servitù e che si vedrà costretto a pagare una cifra che, se rapportata realisticamente a quella che ipotizzano i consiglieri, dovrebbe essere di molto, ma molto inferiore.

Pertanto, non rimane che consigliare ai nostri eroi di cambiare calcolatrice, ma soprattutto di adottare un metodo più affidabile per catturare l’attenzione dei media che quello di contrastare l’azione Amministrativa di questa maggioranza con mostri e catastrofi inesistenti”.