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Un risultato senza precedenti il riscontro ottenuto dalle Organizzazioni Sindacali Filt-Cgil, FIT CISL, Uiltrasporti e Faisa-Cisal per la prima azione di sciopero che proclamata dalle 4 sigle sulle 6 presenti in azienda: supera anche le adesioni dello sciopero nazionale già effettuato il 25 febbraio scorso. Di fatto le percentuali di astensione reale del comparto gomma vanno dal 70 al 80% che sebbene mitigate dal personale in somministrazione lavoro, i quali per ovvi motivi non possono vantare il pieno diritto allo sciopero al pari dei lavoratori TUA, sono bilanciate dal 100% sulle linee commerciali AQ-RM e 100% del trasporto ferroviario. Segno che la linea repressiva adottata negli ultimi mesi dall’autoritarismo aziendale volto al terrorismo psicologico costituito da azioni unilaterali piazzate come bombe ad orologeria e contestazioni disciplinari di una precisione degna del miglior cecchino, ha inciso su pochissimi lavoratori i quali sicuramente anch’essi domani ritroveranno più motivazione nelle azioni che saranno intraprese. Un riscontro da record che dovrebbe far gioire le Segreterie Regionali che invece si dicono soddisfatte solo a metà. L’ auspicio è che finalmente TUA prenda atto della necessità di una virata decisiva da questa rotta fallimentare e autolesionista che aveva impostato sulla propria plancia di comando. Sarebbe il caso che il Direttore Generale prendesse coscienza di quelle responsabilità che disse di volersi assumere al cospetto della Commissione di Vigilanza in Regione Abruzzo subito colta ed evidenziata dal Presidente Smargiassi. Questa adesione da record di lavoratori anche non iscritti non è occultabile, come non lo erano i commenti sulle pagine Facebook di Tua, feedback imparziali dei cittadini abruzzesi che sembrano aver sortito l’interesse della dirigenza aziendale solo ieri, stampate su flag che sventolavano agli occhi di tutti. La rappresentanza di tutti i territori al presidio di ieri in via Aterno a Pescara che con caricature e slogan hanno scenicamente confermato ciò che è emerso nel corso delle assemblee dei lavoratori in tutte le unità di produzione di Tua presiedute dai quattro Segretari Regionali. La conferma dello spessore di questa vertenza sottolinea ancor più la necessità di dare una svolta definitiva alle relazioni industriali utilizzando tutti gli strumenti che possano restituire il vero peso specifico ai lavoratori di questa azienda.

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