CONDIVIDI

All’alberghiero De Cecco di Pescara si celebra la Festa della Donne. Incontro di donne imprenditrici e donne capaci di motivare con le studentesse.

“Nel mondo della moda il rosa è il colore che rappresenta la donna perché è il colore che significa libertà, dunque non è una scelta a caso. Perché la donna nella società, nel lavoro, così come nella famiglia, rappresenta la libertà, l’unicità, il coraggio e il talento. Alle ragazze va dunque l’invito a ritrovare i propri sogni e ad alimentarli con la passione. Ai ragazzi, l’augurio di avere sempre l’intelligenza di sostenere i sogni delle proprie compagne. Ed è questo il messaggio che oggi abbiamo voluto lanciare dall’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara che alla vigilia dell’8 marzo ha voluto riunire alcuni dei volti più significativi dell’imprenditoria e dell’associazionismo al femminile per una celebrazione priva di retorica e piuttosto ricca di significati e di testimonianze reali”. Lo ha detto la dirigente dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ Alessandra Di Pietro, promotrice dell’evento che ha visto la partecipazione del Presidente della Provincia di Pescara Ottavio De Martinis, di Daniela Puglisi per l’Ufficio Scolastico Provinciale, Brunella Capisciotti, psicoterapeuta referente per l’Associazione Ananke; Roberta Degli Eredi Presidente Fidapa Pescara; Luciana Ferrone Presidente Cif della Camera di Commercio Chieti-Pescara; Nicoletta Ranieri in rappresentanza dell’Associazione ‘Donne in Campo’ Abruzzo; Rita Annecchini Direttrice dell’Accademia Nami – Presidente sezione Moda Confindustria Chieti-Pescara. Tema della giornata ‘Energie: Femminile Plurale. L’imprenditorialità femminile per una crescita sostenibile’, promosso per celebrare la Giornata mondiale della Donna con la partecipazione delle classi terze e quinte Indirizzo Accoglienza sezione A, della classe quinta indirizzo Enogastronomia Sezione C e della classe quinta indirizzo Sala e Vendita sezione B con i docenti formatori Rosa De Fabritis, Rossella Cioppi e Nadia Palumbo.

“Ovviamente – ha ricordato la dirigente Di Pietro – la giornata dell’8 marzo quest’anno non può prescindere dall’omaggio alle vittime dell’aggressione criminale a una popolazione inerme, tra cui tante donne e bambini, che sta avvenendo in Ucraina, un nuovo genocidio, e dinanzi al quale la scuola ha il dovere di riaffermare i valori della nostra cultura, della nostra Costituzione, a partire dal principio di autodeterminazione di ogni popolo, il valore della non violenza, il rifiuto di ogni prevaricazione che sfocia anche nel conflitto armato. Dobbiamo riaffermare tali valori celebrando la data dell’8 marzo che è la giornata dedicata per eccellenza a ribadire i principi di uguaglianza, formale e sostanziale, una giornata che vuole rappresentare il superamento di ogni diversità, sociale, di genere, di qualunque asimmetria nella vita economica, nel mondo della produttività, principi comuni a tante associazioni”. “L’universo donna ha tanto da dare e da offrire allo sviluppo della nostra società – ha sottolineato il Presidente De Martinis -, a partire dal mondo dell’impresa dove registriamo ancora un elemento negativo visto che la presenza delle donne si ferma al 20 per cento delle aziende, mentre l’80 per cento è ancora prerogativa maschile, dunque oggi solo un imprenditore su 5 è donna, nonostante ci siano stati aiuti per incentivare l’imprenditoria femminile. E allora vuol dire che le Istituzioni devono investire ancora di più sulla formazione”. “Con la scuola – ha ricordato ancora la dirigente Di Pietro – abbiamo condotto una ricerca sul Global Gender Gap del 2021, che fotografa il divario di genere in 156 aziende prendendo in considerazione 4 macroaree, ovvero Istruzione, Salute, Economia e Politica e abbiamo verificato che l’Italia si colloca nella classifica mondiale al 63° posto, risalendo ben 13 posizioni rispetto al 2020, testimoniando come si recuperano posizioni nella Salute e nell’Istruzione, mentre continua il divario nell’Economia, le donne continuano a essere penalizzate sul fronte della partecipazione al mondo produttivo, con una discriminazione sotto il profilo retributivo e un disallineamento tra formazione e richiesta del mercato, ovvero non c’è corresponsione tra la domanda e l’offerta, dunque la donna presenta ottime performance sotto il profilo della formazione, ma poi si perde nel mondo del lavoro e lo vediamo nella scarsa presenza di donne nel top management delle aziende”. “Dobbiamo assumere la consapevolezza che il genere non ha razza – ha ribadito la psicoterapeuta Capisciotti -, il talento non ha sesso e il coraggio non ha limiti, ma purtroppo c’è ancora molto cammino da percorrere per affermare il ruolo della donna”. “In tal senso – ha aggiunto l’imprenditrice del settore dei Trasporti Luciana Ferrone, alla guida di un’azienda con 120 dipendenti – la prima formazione deve avvenire in famiglia che deve imparare a trattare in eguale maniera figli maschi e figlie femmine. Non c’è alcuno scandalo se una donna pilota un aereo, non è scandaloso se l’uomo aiuta la moglie nella gestione della casa. Il fare impresa non ha sesso, non c’è qualcosa che la donna non possa fare, contano le competenze, e non ha gran senso celebrare la festa della donna, altrimenti dovremmo istituire anche la festa dell’uomo”. “L’8 marzo – ha ribadito il Presidente Fidapa Degli Eredi – non è una festa, ma è la giornata internazionale dei diritti della donna, ed è importante che nel Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza siano stati previsti 40milioni di euro destinati all’imprenditoria femminile”. “Giornate di celebrazione devono essere una spinta per i ragazzi e le ragazze a riappropriarsi dei propri sogni – ha sottolineato l’imprenditrice Annecchini -, da sempre sono stata attratta dalla moda che ha sempre contrastato il concetto di ‘genere’, sulle passerelle c’è il rifiuto del concetto di ‘diverso’, soppiantato da quello di ‘unico’. E nella moda l’impegno delle imprese al femminile si sta caratterizzando nella promozione della filiera agrotessile con lana di allevamento a chilometro zero, derivazione diretta del progetto Autoctone in terra d’Abruzzo”. “Donne in campo – ha detto l’imprenditrice Ranieri – difende la competenza della donna anche nel settore agricolo, dove il lavoro del campo ha fatto spazio a tante altre opportunità, come la nascita degli agri-asilo o delle fattorie sociali e dove l’imprenditoria femminile si caratterizza soprattutto nella grande attenzione data al settore dell’innovazione tecnologica nel rispetto e tutela della biodiversità di flora e fauna e il recupero di varietà ambientali che altrimenti rischiavano di scomparire”. A chiudere la giornata è stata la Responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale Puglisi, la quale ha sottolineato che “mai come quest’anno l’8 marzo assume una significato simbolico emozionante, e diventa la celebrazione delle tante donne ucraine che sole, con i propri bambini, arriveranno nelle prossime ore anche a Pescara, donne coraggiose e libere e alle quali dovremo saper dare la giusta accoglienza e solidarietà, nelle nostre scuole così come nella nostra quotidianità”.