«Ci abbiamo creduto e ci abbiamo provato. Pescara capitale del libro è un appuntamento solo rinviato, perché su scala nazionale abbiamo dimostrato la validità del progetto e le nostre grandi potenzialità per la cultura e i grandi eventi». Il sindaco Carlo Masci ha seguito in diretta streaming la proclamazione dell’assegnazione del titolo di Capitale del libro, andato a Ivrea che era stata assieme a Pescara tra le otto finaliste su scala nazionale.
Marino Sinibaldi, presidente di giuria, in apertura di collegamento ha sottolineato quanto le città candidate si siano impegnate nell’elaborare progetti ricchi, moderni e con contenuti innovativi, tant’è che gli incontri frontali si sono tutti protratti ben oltre i tempi che erano stati originariamente destinati all’illustrazione delle proposte. Il messaggio telefonico inviato in diretta al ministro Dario Franceschini ha dato il crisma dell’ufficialità della scelta a Ivrea.
«Vorrà dire che ritenteremo nel prossimo futuro – così il sindaco Masci – perché siamo convinti del nostro lavoro in ambito culturale. Ancora una volta il mio plauso va allo staff comunale che si è adoperato per raggiungere questo risultato». Staff presente al gran completo nella sala del primo cittadino, con l’assessore alla cultura Mariarita Paoni Saccone, la responsabile del progetto Gabriella Pollio, le funzionarie Daniela Luciani e Marcella Di Bartolomeo.